“Obesita’: la pandemia silenziosa”: a Lizzanello la seconda giornata di studio con gli esperti

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LIZZANELLO (Lecce) – E’ in programma domani, venerdì 13 luglio, presso il Centro Medico Colsan a Lizzanello, la seconda giornata dell’evento “Obesità: la pandemia silenziosa”, che mira ad inquadrare il problema sin dalla primissima età.

L’evento, promosso dall’Associazione Donne Medico con il Colsan (Ambulatorio medico polispecialistico e servizi sanitari), nelle persona del referente scientifico Maria Lucia Santoro, gode del patrocinio di Provincia di Lecce, Asl Lecce, Fimp (Federazione italiana Medici Pediatri) Lecce, Isbem (Istituto scientifico biomedico euro mediterraneo), Creis e Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Lecce.

Dopo il successo della prima giornata, che si è svolta lo scorso 6 luglio, al via   domani, il secondo appuntamento con gli esperti. Alle ore 14.15 presentazione e finalità del convegno con Maria Lucia Santoro, Nicola Corciulo, Rita Tanas e Norma Marzano. Alle ore 14.30 , la prima sessione di lavori (moderatori Raffaele Montanaro e Giuliana Cardinale), con le relazioni a cura di Rita Tanas: Principi di Educazione Terapeutica del paziente, Colloquio di Motivazione, lo Stigma e il lavoro in Rete; Fare la diagnosi. Quali curve? Quali cutoff?; Comunicare la diagnosi; Valutare l’andamento del peso in terapia: il Rinforzo Positivo; Perle e Delfini un esempio di cura ferrarese implementabile in altre sedi; Caso clinico: La storia di A.

Alle ore 17.30 in programma la seconda sessione (moderatori Giovanni Pepe, Sandro Tronci): Simulazione: Un Colloquio di Negoziazione Breve per comunicare la diagnosi fra PLS e genitori / bambino (Rita Tanas); La Rete di intervento: Famiglia–Scuola-Pediatrica di Famiglia-Specialisti e Team di 2°-3° livello (Rita Tanas, Maria Concetta Petrelli); Test ECM e chiusura dei lavori.

“L’obesità è diventata una vera e propria “pandemia dei nostri giorni”.
Come ha messo in evidenza la scienza epigenetica con i suoi studi, è causata dall’interazione tra fattori genetici, socioeconomici ed ambientali (addirittura alcune condizioni in gravidanza sono collegate a successivi problemi relativi a dieta e fisicità nei bambini)”, spiega la pediatra Maria Lucia Santoro. “L’obesità produce i suoi effetti negativi a livello di autostima, e sull’immagine che i bambini hanno su loro stessi, inducendoli a passare molte ore alla tv, non volendo partecipare ad attività con i coetanei, con conseguente emarginazione. Come ogni patologia comporta effetti negativi non solo sulle condizioni di vita di chi ne soffre, ma anche su quella della famiglia e indirettamente sulla collettività, causando una comorbilità che comporta, anche dal punto di vista economico, un utilizzo delle risorse sanitarie per curare problematiche cardiache, ortopediche, psicologiche”.

 

“È una sfida quindi ridurre il numero di pazienti attuando quella che è la vera “prevenzione primaria”, con messaggi univoci alla comunità e agli esperti del settore, facendo formazione in tema nutrizionale a tutte le figure sanitarie. L’evento, quindi, rientra in un percorso di “benessere e salute” e, se ben rappresentato nel nostro territorio, con una integrazione di reti socio-culturali ed esperti nel settore dell’Alimentazione e degli stili di vita, con la diffusione di messaggi che devono coinvolgere il singolo integrato nella comunità in cui vive comprese le figure sanitarie,le istituzioni,le associazioni sportive ,gli esperti del settore agricolo e gastronomico,può rappresentare un momento importante di confronto e crescita in termini di buona salute e corretti stili di vita del territorio stesso”, conclude Maria Lucia Santoro.