MELPIGNANO (LECCE) – E’ senza confini la Notte della Taranta firmata Andrea Mirò che sul palco del Concertone a Melpignano ha dimostrato che “contaminare la tradizione” non significa tradire ma tramandare. Dalle 19 alle 3.30 del mattino, secondo la stima degli organizzatori, hanno ballato 200mila ‘pizzicati’ nel piazzale dell’ex convento degli Agostiniani, scatenati sul ritmo frenetico dei tamburelli. Nel backstage, intanto, la taranta mordeva anche i tre cantanti de ‘Il Volo’ che l’anno prossimo potrebbero esibirsi “in questo grandissimo evento: ci piacerebbe moltissimo – hanno detto – la musica non ha barriere”.
Lo hanno confermato anche gli artisti di questa 21/ma edizione, che hanno espresso la tradizione in differenti lingue e linguaggi, valorizzandone il senso profondo. Dagli indiani Dhoad Gypsies alla popstar italoamericana LP, dal rapper clementino alla violinista cubana Yilian Canizares, protagonista della grande festa sono le origini del Salento. Una terra consapevole della propria identità, “che non ha paura di accogliere chi arriva da lontano”. Messaggio, questo, lanciato dagli artisti dal palco di Melpignano e accolto dagli applausi di un fiume umano di spettatori.