Palea Roka Grika: il 4 e 6 settembre ultimi appuntamenti con il festival che incrocia la lingua grika ai luoghi della sua storia più remota

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ROCA VECCHIA (Melendugno) – Dopo la data di luglio, ritorna uno degli appuntamenti più ancestrali della programmazione BluFestival, ideata dal Comune di Melendugno per arricchire la stagione estiva di eventi culturali, musicali e artistici: organizzata dall’Associazione “VivArch” e dall’Associazione “Kalimeriti, ambrò pedìa” in collaborazione coi Comuni di Melendugno, Calimera e Corigliano d’Otranto e con il contributo della Regione Puglia, martedì 4 e giovedì 6 settembre si ritorna ad esplorare l’area archoelogica di Roca Vecchia e i suoi profondi legami con i paesi grecofoni del Salento con il festival “Palea Roka Grika”.
Le due giornate conclusive del festival mediterraneo orientale, volto a far incontrare la lingua grika coi luoghi della sua storia più remota e con le altre culture del nostro Oriente più prossimo, prevedono un fitto calendario di eventi che vanno dal pomeriggio alla sera.
Martedì 4 settembre la rassegna si inaugura alle ore 17.00 presso il Santuario Madonna di Roca dove saranno interpretati canti popolari e religiosi in lingua greca del Salento a cura di Gabriella Greco, Dolores Greco e Veronica Palma e la scuola di greco salentino di Daniele Palma; alle 18.00, poi, prende il via dalle Mura Messapiche di Roca la visita guidata all’area archeologica con Rino Scarano e, a seguire, intorno alle 19.30, nella stessa area si espanderanno le musiche del Kurdistan iraniano e del Salento greco con artisti del calibro di Shadi Fathi, Maria Mazzotta ed Emanuele Licci e uno spazio dedicato alla letteratura greco-salentina a cura di renato Colaci e Milena Pascali accompagnati dalle musiche in lingia con Ninfa Giannuzzi e Valerio Daniele.

Giovedì 6 settembre, per l’ultima giornata del festival, si partirà alla scoperta dell’area archeologica alle ore 18.00 con Walter Carrozzo per poi passare all’ascolto, verso le 19.30, delle musiche dal Salento greco con il gruppo Lumera e di alcune letture tratte dalla letteratura greco salentina a cura di Luigi Garrisi e Maria Renna. Conclude la rassegna il concerto dei Ghetonia, gruppo musicale popolare di lingua grecanica caratterizzato da tonalità e ritmi di provenienza africana e mediorientale che ha dato un contributo fondamentale al recupero del griko rivitalizzando antichi canti d’emigrazione e d’amore e riportando all’attenzione di molti un antico e fragile idioma.