TARANTO – Paisiello cerca casa. La sua casa, in piazzetta Monteoliveto, a Taranto, città vecchia, dove nacque e visse durante l’infanzia. La cercano per lui i custodi delle sue memorie. Primo fra tutti Paolo Ruta, il presidente degli Amici della Musica «Arcangelo Speranza», da anni in prima linea affinché quella dimora, per lungo tempo abbandonata all’incuria e al degrado, possa finalmente diventare una Casa-Museo dedicata al grande compositore che tutta l’Europa del Settecento acclamò. L’occasione per rilanciare il tema si presenta durante la sedicesima edizione del Giovanni Paisiello Festival che gli Amici della Musica dedicano al genius loci con la direzione artistica di Lorenzo Mattei. Mercoledì 12 settembre (ore 18), negli Salone degli Specchi di Palazzo di Città, è in programma la tavola rotonda «Un museo per Paisiello» alla quale intervengono alcuni referenti istituzionali dell’amministrazione comunale, principali interlocutori nella realizzazione di quest’auspicabile intervento, visto che l’immobile è di proprietà del Comune di Taranto.
Porterà i saluti dell’amministrazione il vicesindaco, Valentina Tilgher, poi si susseguiranno gli interventi degli assessori comunali alla Cultura, Fabiano Marti, e ai Lavori Pubblici, Massimiliano Motolese, quelli dell’architetto Augusto Ressa e di Angelo Pascual de Marzo, che porterà l’esempio di Casa Piccinni a Bari. E, naturalmente, anche Paolo Ruta dirà la sua sulla vicenda di Casa Paisiello diventata una storia infinita, se si pensa che già nel 1931 Roberto Imperatrice lanciò la proposta dalle colonne della Voce del Popolo riprendendo un’idea lanciata alla fine dell’Ottocento da numerosi comitati sorti a Taranto e Napoli.
Proprio partendo dall’idea di Imperatrice, nel corso degli ultimi anni Paolo Ruta ha raccolto in giro per il mondo effigi, incisioni, litografie, disegni, acqueforti, miniature e cimeli riguardanti Paisiello, oltre ad aver acquisito copie manoscritte di alcune arie d’opera, libri, monete commemorative e quasi tutte le incisioni discografiche dedicate alla musica di Paisiello. Un patrimonio di documenti e memorabilia che Ruta auspica possano presto diventare il nucleo di partenza per “arredare” Casa Paisiello, magari con le importanti testimonianze custodite nella Biblioteca Acclavio (libretti d’opera, quadri raffiguranti il compositore, effigi pregiate, i bozzetti del monumento a Paisiello disegnato da Nino Franchina) e quelle conservate nell’Istituto musicale Paisiello e nell’Archivio di Stato.
Intanto, Ruta e gli Amici della Musica continuano a mantenere viva la memoria del grande compositore con il festival a lui intitolato. La sedicesima edizione pone al centro il duello tra Paisiello e Rossini. E la “resa dei conti” tra gli autori di uno stesso Barbiere di Siviglia avverrà ancora una volta sul terreno comico con la rappresentazione de Le gare generose di Paisiello il 14 e 15 settembre e de La cambiale di matrimonio di Rossini il 25 settembre, prima opera di un autore diverso dal compositore tarantino ad essere allestita al Giovanni Paisiello Festival, manifestazione sostenuta da Mibact, Regione Puglia, Comune di Taranto, con il patrocinio della Provincia di Taranto e il supporto degli sponsor Conad, Caffè Ninfole, Basile Petroli e BCC di San Marzano di San Giuseppe.