Visita Ministro Salvini domani a Bari, Emiliano: visitare il quartiere Libertà scelta imprudente

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foto repertorio

“Vorrei rendere al ministro Salvini un mio pensiero: visitare il quartiere Libertà – anziché concordando la visita col sindaco, con i parroci, con le associazioni del quartiere – con l’ ex consigliere comunale che ha raccolto firme tra gli abitanti per cacciare via dal quartiere i migranti che sono legalmente presenti con permesso di soggiorno, a me pare una scelta imprudente.

Perché si rischia di dare l’impressione che il ministro dell’Interno – e non è certamente così – sia dell’opinione che si possano raccogliere le firme in un quartiere qualunque d’Italia per cacciare via la gente che legittimamente vive lì da anni solo perché la sua origine non è italiana. E questo evidentemente è inaccettabile. Se il ministro ritiene che questo mio consiglio sia utile, noi potremmo riceverlo qui in Fiera, come si confà ad un Ministro che viene in visita ufficiale alla Fiera del Levante facendo di questa visita il principale oggetto della sua presenza a Bari, e potremmo avviare con lui, con il Sindaco con i consiglieri municipali, un lavoro nel quale prendere atto delle difficoltà obiettive del quartiere Libertà. Sappiamo che i cittadini del quartiere Libertà hanno tante difficoltà, il Sindaco di Bari non ne le ha mai nascoste e vorremmo collaborare col Ministero degli Interni per risolverle. Ma accendere una polveriera con una visita che peraltro già viene preceduta da messaggi che vengono diffusi da questi agitatori di professione, evidentemente è un errore che io mi auguro il Ministro non faccia. Anche perché abbiamo stabilito con lui in occasione della tragedia che è accaduta a Foggia con i 16 nostri ragazzi che sono morti in due diversi incidenti stradali, un rapporto di corretta collaborazione. Non vorrei che questo rapporto potesse essere turbato da errori di questo genere”.

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano questa mattina alla Casa della Partecipazione in Fiera del Levante a margine del convegno “Puglia, terra di accoglienza, motore di sviluppo e di aiuto internazionale”.