BITONTO (Bari) – Industrializzazione e vergogna. E il mondo contadino delle Murge scomparve. Ma non sono andati persi canti e altri materiali della tradizione orale legati al mondo dell’infanzia, raccolti sin dagli anni Settanta da Maria Moramarco, l’artista di Altamura appartenente a una famiglia di cantori che da oltre quarant’anni è impegnata nella valorizzazione del folclore della sua terra. Ripercorrendo la lezione di Alan Lomax e Diego Carpitella, l’anima e la voce del progetto Uaragniaun ha svolto un lungo e articolato lavoro di recupero sul campo di un’antica memoria, adesso confluita per l’etichetta Suoni delle Murge nel cd Cillacilla, progetto ispirato al capoverso di una cantilena che viene presentato ufficialmente, sabato 6 ottobre, alle ore 20.00, al Teatro Traetta di Bitonto, in occasione della rassegna «Di voce in voce».
A sostenere Maria Moramarco in questa nuova avventura discografica, vincitrice del bando Puglia Sounds Record, i vecchi compagni di viaggio di Uaragniaun, il chitarrista Luigi Bolognese, il percussionista Silvio Teot, il flautista Pino Colonna e il violinista Filippo Giordano, con i quali sinora la cantante e ricercatrice ha affrontato, in undici cd, un lungo percorso di rivisitazione dell’immenso patrimonio di canti e musiche della Murgia barese. E poi i collaboratori Nanni Teot (tromba e flicorno), Michele Bolognese (mandolino, mandoloncello e tamburello) ed Erika Maiullari (violoncello), oltre a tre ospiti d’eccezione, Alessandro Pipino agli organetti, alla fisarmonica e ai colori sonori, Adolfo La Volpe all’oud e alle chitarre e Rashmi V. Bhatt alla voce.
Maria Moramarco, che dai tanti incontri avuti con numerose cantatrici locali ha imparato non solo le varie versioni dei canti ma soprattutto il modo tradizionale di interpretarli, in venti tracce ricostruisce un mondo di canzoncine, rime e filastrocche – riproposte volutamente senza eccessive rielaborazioni – con le quali i bambini accompagnavano i giochi nella civiltà contadina e pastorale (solo un paio di brani sono in parte originali). E utilizza anche frammenti di registrazioni autentiche, una del 1977, la ninna nanna che le cantava nonna Maria Tragni, l’altra del 1978, La restoccie, nella quale si può ascoltare sia la voce cantata che parlata di Maria Cristallo, oggi novantaquattrenne e preziosa informatrice di Maria Moramarco.
Ne viene fuori un affresco a tratti delicato, in altri momenti anche cupo, quando riflette il dolore di un’infanzia troppo presto negata dalla povertà e dalla miseria. Un affresco da restituire alle nuove generazioni. «Dedico Cillacilla ai bambini di oggi e a quanti ne verranno – scrive nelle note di copertina Maria Moramarco – ma anche agli adulti che hanno visto scomparire questo mondo contadino, schiacciato dall’irrompere della civiltà industriale e a quelli che lo hanno voluto dimenticare perché se ne vergognavano».
Dopo l’appuntamento di sabato 6 ottobre a Bitonto, il disco verrà presentato a Matera (14 ottobre, Palazzo Lanfranchi), Altamura (20 ottobre, Museo del Vino), Udine (26 ottobre, Vecchio Stallo), Trento (1° novembre, Centro Sociale, 3 novembre, Al Paradiso), Lecce (16 novembre, Fondo Verri), Terlizzi (17 novembre, Laboratorio Urbano) e Francavilla Fontana (22 novembre, Sala Museo del Castello Imperiale).
Cillacilla è realizzato con il sostegno di PUGLIA SOUNDS RECORD 2018 – REGIONE PUGLIA – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia.