“Le Dee dentro la donna”: mostra d’arte contemporanea

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LECCE – I modelli archetipici delle antiche divinità mitologiche sono tuttora validi per comprendere noi stessi e guidare il nostro comportamento. Imparando a entrare in contatto con le energie psichiche che la influenzano dall’interno, la donna troverà reali alternative che la riscatteranno dalle implacabili dicotomie maschile/femminile, madre/amante, donna di successo/casalinga, ecc., che da sempre la tengono prigioniera.

Ciò che realizza una donna può non avere senso per un’altra: a seconda della dea che agisce in lei, in un essere femminile sono presenti più dee e più la personalità è complessa, maggiore è la possibilità che le dee attive siano più di una; ciò che soddisfa una parte di lei può apparire insignificante a un’altra parte. Quando nella psiche della donna queste dee sono in competizione, lei deve decidere quale dea coltivare e quale tenere a freno, e imparare a sfruttare il potere di questi eterni archetipi per diventare la perfetta ‘eroina’ della propria storia personale.

E’ importante sottolineare che l’ambiente sociale, familiare, culturale possono influenzare il manifestarsi nella bambina di un archetipo, anche se è quello principale, e ciò può portare la donna a vivere un senso di inadeguatezza e sofferenza, in quanto deviata dalla sua vera essenza interiore. Le aspettative della famiglia verso la figlia possono rinforzare alcune divinità e reprimerne altre.

Nel momento in cui dee diverse si contendono la supremazia, come accade in periodi di cambiamenti ormonali, i “cambiamenti” di dea possono provocare conflitto e confusione.

 

Il progetto

Ispirato dal libro di Jean S. Bolen “Le Dee dentro la Donna”, questo progetto, con la curatela affidata a Gina Affinito, indaga i modelli archetipi e li identifica in materia di arti visive, attraverso le opere di 8 artiste, rigorosamente donne, del panorama artistico contemporaneo, richiamando in loro una nuova consapevolezza artistica.

Il progetto prevede l’esposizione di 30 opere realizzate dalle artiste:

 

_ Rossella Baldecchi

_ Alessandra Damiano

_ Milena Gallo

_ Rosita Lusignani

_ Rosy Mantovani

_ Valeria Patrizi

_ Andrea Rossi

 

Ogni artista identifica una Dea, attraverso opere d’arte che spaziano dal figurativo, all’astratto alla fotografia. Nell’ultima parte del percorso si giungerà alla “Donna Completa”, colei che ha integrato perfettamente i sette archetipi, le sette Dee. Questa nuova donna, l’ottava artista, viene rappresentata da Adalgisa De Angelis, autrice di un arazzo che contiene sette colori, uno per ogni Dea, e sarà l’apotropaico simbolo di completezza e di pienezza.

 

Il progetto si avvale della collaborazione di

 

Francesca Di Virgilio

Psicologa, Psicoterapeuta. Docente dell’Accademia Imago, sede della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Mosaico” Napoli

 

Paola Guarino

Psicologa, Psicoterapeuta. Docente dell’Accademia Imago, sede della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Mosaico” Napoli

autrici di

“Sul sentiero della dea”

Laboratorio sugli Archetipi del femminile In esposizione:

Rossella Baldecchi è la Dea Persefone

Questa Dea aveva due nomi, a simboleggiare i due aspetti contrastanti che la distinguevano:

Kore, ossia giovane fanciulla che ignorava chi fosse, e Persefone regina degli inferi data la sua capacità di gestire piani profondi della propria psiche.

Sposa di Ade, secondo il mito principale, nei sei mesi dell’anno (Autunno e Inverno) che passava nel regno dei morti, Persefone svolgeva la stessa funzione del suo consorte, cioè governare su tutto l’oltretomba; negli altri sei mesi (Primavera ed Estate) ella andava sulla Terra da sua madre Demetra, facendo rifiorire la terra al suo passaggio.

 

Qui viene rappresentata nella sua fanciullezza e nella sua leggiadria, contornata di luce e di fiori; perfino la rappresentazione più oscura del mito viene “addolcita” dalle calde colorazioni tenui di Rossella Baldecchi.

 

Alessandra Damiano è la Dea Afrodite

Dea alchemica dell’amore e della bellezza, donna creatrice ed amante. Chiamata dai romani Venere. Nella mitologia greca, Afrodite era una presenza che incuteva reverenza, perchè provocava nei

 

mortali e nelle divinità l’innamoramento ed il concepimento di una nuova vita. Ispirava la poesia e le parole persuasive, e rappresentava il potere di trasformazione e di creazione proprio dell’amore. Afrodite in tutti i rapporti non fu mai vittima della passione non ricambiata nei suoi confronti.

 

Qui viene rappresentata nella voluttuosità del movimento, nell’energia del colore; sovrapposizioni, sfumature, ghirigori, escrescenze: la potenza di Afrodite è in ogni centimetro delle opere di Alessandra Damiano.

 

 

Milena Gallo è la Dea Era

La maestosa, regale, splendida Era, che i romani conoscevano come Giunone, era la Dea del matrimonio. Si narra che era moglie di Zeus, e che, a causa dell’infedeltà di quest’ultimo, lei rivolgeva la sua rabbia furiosa contro le amanti, piuttosto che verso il marito. Era, dea che fu riverita ed oltraggiata, onorata ed umiliata, possiede attributi positivi e negativi assai più marcati di altre dee: archetipo che rappresenta una forza di potente intensità, sia nella gioia che nel dolore.

 

Qui viene rappresentata artisticamente come una Era dolorosa e rabbiosa, cogliendo gli aspetti più sofferenti del suo mito; rappresentazioni di Milena Gallo intrise di passionalità ed intensità

 

Rosy Mantovani è la Dea Estia

Dea del focolare, dai romani detta Veste. Presenza avvertita a livello spirituale come fuoco sacro che riscalda e protegge. I rapporti sessuali di una vestale con un uomo profanavano questa dea, e come punizione veniva sepolta viva.

 

Come archetipo conferisce alla donna un senso di purezza, completezza, portatrice di verità, ed il senso di una visione spirituale profonda.

 

Qui è rappresentata da Rosy Mantovani nella sua essenza e delicatezza, simbolicamente semi sepolta da una coltre di nebbia, dai contorni vagamente definiti. Ma i suoi occhi sono chiari come la verità.

 

Rosita Lusignani è la Dea Demetra

Dea delle messi, nutrice e madre.

Rappresenta l’istinto materno che si realizza nella gravidanza o nel dare agli altri nutrimento fisico, psicologico o spirituale; cerca la propria soddisfazione nel curare e nell’accudire. Se l’archetipo Demetra cade in depressione immediatamente sospende il contatto emotivo con il circostante.

 

Qui è rappresentata attraverso le opere fotografiche di Rosita Lusignani che ci regalano una Demetra nella sua fase“errante”, in cerca della figlia Persefone, nostalgica e privata del calore.

 

Valeria Patrizi è la Dea Artemide

Nota come Diana (dai romani) era la dea della caccia, della luna, della vita selvaggia, molto legata agli animali ed alla natura, con cui era in totale comunione spirituale. Le donne si rivolgevano a lei nel momento in cui partorivano perchè l’aiutassero ad alleviare il dolore, lei che dal dolore non veniva sfiorata.

Artemide è la personificazione dello spirito femminile indipendente, agisce in maniera rapida e decisa, e rapida nel punire chi la offendeva. Si sentiva a suo agio la notte.

 

Qui è rappresentata da Valeria Patrizi come una Donna algida e dal viso androgino, completa nella sua fierezza, elegante e raffinata, sicura di sé e portatrice di identità.

 

Andrea Rossi è la Dea Atena

Dea greca della saggezza e dei mestieri, nota per le strategie vincenti e per le soluzioni pratiche. Rappresenta il modello seguito dalle donne razionali, governate dalla testa più che dal cuore. Capacità di mantenere il controllo in situazioni difficili o d’emergenza, mettendo a punto strategie adeguate che portano la donna ad agire con la determinazione di un uomo. Dea vergine che però cercava la compagnia e l’alleanza con l’uomo.

Qui è rappresentata nel suo graffiante pragmatismo, nella sua compostezza geometrica come nell’astrattismo informe. E’ un’Atena guerriera, obbiettiva quella portata sulla tela da Andrea Rossi.

 

L’installazione di Adalgisa De Angelis

Conclude il percorso espositivo l’arazzo artistico di Adalgisa De Angelis: la “Donna Completa”, colei che ha integrato e armonizzato gli archetipi delle sette Dee presentate.

L’arazzo è realizzato a mano e racchiude sette colori, uno per ogni Dea, apotropaico simbolo di completezza e di pienezza.

Durata e periodo di esposizione

L’esposizione avrà luogo presso le sale di Antica Saliera – studio, gallery, ipogeo, sita in Via degli Antonietta 11/A, Lecce con inaugurazione prevista per sabato 20 ottobre 2018 ore 19.30

 

L’esposizione sarà fruibile fino al 16 novembre con orario:

dal lunedì al venerdì h 16.00 /20.00 (sabato e domenica su appuntamento)

 

Ingresso libero