Proust, il Tempo e la Musica: dal 17 ottobre al 12 novembre a Bari

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BARI – L’attore Paolo Panaro e il pianista Gianni Lenoci presentano alla Vallisa di Bari, dal 17 ottobre al 12 novembre, una trilogia di spettacoli dedicata alla Recherche del grande scrittore francese, produzione della Compagnia Diaghilev realizzata in collaborazione con il festival Time Zones nell’ambito della rassegna «Le direzioni del racconto». I tre spettacoli verranno proposti in successione per sei cicli di rappresentazioni: Un amore di Swann il 17, 20, 23 e 29 ottobre e il 6 e 10 novembre, Il tempo perduto il 18, 21, 24, 30 ottobre e il 7 e 11 novembre,  Il tempo ritrovato il 19, 22, 25 e 31 ottobre e l’8 e 12 novembre (feriali ore 21, festivi ore 19), mentre il 27 e 28 ottobre le tre parti verranno interpretate dal solo Panaro in una Maratona Proust che avrà inizio alle ore 18. Il progetto è realizzato con il sostegno di Regione Puglia, Unione Europea, Ministero Beni e Attività Culturali e Assessorato alla Cultura del Comune di Bari.

Proust, il Tempo e la Musica è il risultato di un lungo e appassionante lavoro di drammaturgia attraverso il quale vengono portati in scena tre spettacoli di narrazione letteraria che non si limitano soltanto a far luce sul complesso rapporto dell’autore con l’universo della musica, ma sondano gli abissi dell’animo umano attraverso la dimensione del “fare, ascoltare e discutere di musica”. In un gioco speculare fatto di appassionanti narrazioni e di suggestivi rimandi alle pagine pianistiche di Beethoven, Schumann, Liszt, Debussy, Chopin e altri ancora, la memoria del passato si incrocia, attraversa e ridà senso al contingente mondo del presente.

Opera monumentale che sperimenta un’inedita concezione della narrazione, scardinando l’ordine consequenziale del romanzo ottocentesco per aprirlo alla dimensione dell’inconscio, laRecherche è un laboratorio di scrittura nel quale confluiscono arte, musica, scienza, letteratura e filosofia. Il suo intento è quello, dopo le nuove scoperte di Einstein, di rideterminare, attraverso l’arte, i fondamenti della temporalità dell’uomo. E Proust riesce a tradurre in narrazione le istanze delle avanguardie artistiche della sua epoca, dall’impressionismo al futurismo, sperimentando, per la prima volta in letteratura, la mobilità e il dinamismo del divenire.

Panaro e Lenoci ripercorrono queste tre parti della Recherche illuminando i passaggi nei quali il racconto si fa musica, quando risuonano le note del concerto a casa di Madame Verdurin, al quale Swann assiste con l’ex cocotte d’alto bordo, Odette, oppure attraverso il sinfonismo della scrittura, fatta di frasi musicali immerse nella furia creativa di un torrente di note, o ancora mentre il protagonista riacquista la memoria durante un recital in matinée a palazzo dei Principi di Guermantes.