MONTECATINI (Pistoia) -Serata di chiusura al Cinema Imperiale di Montecatini per l’edizione numero 69 del MISFF – Montecatini International Short Film Festival, con le premiazioni dei cortometraggi in gara nella Selezione Ufficiale.
Un Festival sempre più al femminile, che quest’anno ha visto un aumento delle autrici in gara, come la giovane salentina Nuanda Sheridan (pseudonimo di Simona De Simone), che da Nardò, sua città d’origine, si è trasferita a Firenze, dove risiede attualmente, per studiare cinema, con una parentesi al Maine Media College negli Stati Uniti. A Montecatini, è stata premiata per la Miglior opera prima per il suo Satyagraha, una storia d’amore e reincarnazione raccontata attraverso il viaggio di un’anziana donna tra le sue vite precedenti, tra atmosfere oniriche, colori esotici, visioni, segreti e tormenti di un amore senza tempo; un’opera onirica e coinvolgente, che ha convinto la Giuria Internazionale presieduta da Javier Venturi.
Un risultato importante, ancora di più alla luce del prestigio rappresentato dal MISFF, che, con i suoi 69 anni, è il più longevo festival del cortometraggio italiano, oltre che una importante vetrina internazionale; le 74 proiezioni in concorso nella Selezione Ufficiale arrivano infatti da 26 paesi differenti: dall’Italia, con 10 titoli di giovani emergenti in gara, fino a Spagna, Germania, Stati Uniti, Norvegia, Finlandia, Iran, Giappone, Canada, e molti altri paesi; forte la componente asiatica, grazie alla partecipazione di cortometraggi di India, Corea del Sud, Taiwan, e Giappone.
Un trampolino di lancio per la carriera di Simone De Simone, che è già al lavoro sui suoi prossimi progetti: tra pochi mesi uscirà nelle sale Forse è solo mal di mare, il film realizzato assieme a Matteo Querci, prodotto da Cibbè Film, che ho girato sull’isola di Linosa la scorsa primavera, e nel frattempo è già impegnata nella scrittura del suo prossimo film, che si chiamerà Secondo Isaia.