MOLA DI BARI (Bari) – Celebri ouverture accanto ad arie e brani d’assieme del grande melodramma italiano. L’Opera si fa in quattro. Le quattro mani di Aurelio e Paolo Pollice, concertisti dalla carriera internazionale che domenica 11 novembre (ore 19.15), ospiti al Teatro Comunale Van Westerhout di Mola di Bari delle Stagioni dell’Agìmus dirette da Piero Rotolo nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro, propongono un viaggio nella tradizione lirica riletta in una particolare quanto convincente trascrizione per pianoforte. Pianoforte a quattro mani, per l’appunto. Dalla Norma di Bellini alla Turandot di Puccini, si passa per il Barbiere di Sivigliadi Rossini, Nabucco e Traviata di Verdi. Una sorta di The Best of del melodramma restituito con venti dita tra gli ottantotto tasti del pianoforte.
È l’ultimo progetto dei fratelli Pollice, che mettono d’accordo melomani e cultori del recital pianistico, per la loro capacità di coniugare ad arte una selezionata raccolta dei momenti più alti del Belcanto italiano, con le trascrizioni a volte improntate dagli stessi compositori, altre autori, interpreti e arrangiatori rinomati e dotati di gran gusto. Così, dalle atmosfere lunari della romanza “Nessun dorma” al sanguigno Verdi, le espressività del pianoforte si fanno interpreti del sentimento lirico attraverso l’ampia gamma delle intensità, delle altezze e dei colori, proprie del principe degli strumenti da tasto.
La serata sarà aperta dall’ultimo degli open concert della Stagione, vetrina per alcuni tra i migliori talenti dei Conservatori pugliesi. Di scena il pianista Quartetto Abreu composto da Ludovica Aurelia Fanelli (violino), Francesco Paolo D’Alessandro (violino), Emilia Frugis (viola) e Claudia Notarstefano (violoncello). In programma musiche di Beethoven, Dvorak e Elgar.