MOLA DI BARI (Bari) – Una storia di sale, lavoro e dignità. È «S’acqua fatta», lo spettacolo del Teatro il Grogiuolo che la Compagnia Diaghilev propone al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, lunedì 12 novembre (ore 21), per la Stagione 2018-19. Il titolo della pièce, che porta la firma di Simone Schinocca, autore della drammaturgia e della regia, e vede sul palco Rita Atzeri e Fausto Siddi, è l’espressione che usavano i lavoratori della salina di Cagliari quando nell’acqua iniziava la precipitazione del sale, dopo mesi di lento scorrere fra una vasca e l’altra e una lunga evaporazione. Attive da centinaia di anni, le saline producevano non solo sale, ma anche gesso, metalli preziosi, bromo. Dietro, un lavoro massacrante. E una “manualità che ti ammazzava”. Un lavoro che diventa anche un modo di dire. “Ti mando a lavorare in salina”, si diceva per mal augurare qualcosa a qualcuno.
Siamo negli anni ‘70. I lavoratori sono statali. Si accede tramite un concorso pubblico. E lo spettacolo parte da alcune interviste all’ultima generazione di questi lavoratori del sale. Le storie, raccolte attraverso un percorso drammaturgico, diventano la vicenda di Nino e Greca, marito e moglie. La festa della raccolta del sale è l’occasione in cui le loro vite si incontrano e si incrociano, tra storie di sale, appunto, di lavoro – un lavoro faticoso – e, soprattutto, di dignità. Storie comuni a un centinaio di lavoratori, che vivono in un sentire collettivo e condividono lavoro, vita, desideri, fatiche e lotte sindacali.
Dopo secoli la salina viene chiusa. E la storia della salina di Cagliari diventa uno stereotipo di “storia all’italiana”. Le ragioni della chiusura sono confuse, incomprensibili. E con la chiusura si perdono un’esperienza secolare, storie, valori, possibilità economiche, posti di lavoro, prospettive di sviluppo per l’intero territorio. E la dignità dei lavoratori, che fino a quel momento hanno vissuto la salina “come se fosse una cosa loro”.