LECCE – Giovedì 15 novembre (ore 21 – ingresso 7 euro) il palco di Astràgali Teatro a Lecce ospita “Apologia di un perdente“ del poeta e drammaturgo salentino Marco Vetrugno con Giuseppe Semeraro e Davide Morgagni. Lo spettacolo, nato da una collaborazione tra Astragali Teatro, Principio Attivo Teatro, Elliot Edizioni e Therasia Ilgaragedellearti, rientra nel progetto “Taotor” promosso dalla compagnia salentina diretta da Fabio Tolledi, in collaborazione con numerosi partner pubblici e privati, finanziato dalla Regione Puglia (Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia), selezionato tra le iniziative dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Al termine dello spettacolo, l’autore e i due interpreti (che firmano l’adattamento) dialogheranno con Maria Chiara Provenzano. Nato nel 1983 a San Pietro Vernotico,
Ezra ha combattuto. Ha perduto qualcosa o qualcuno. Rintanato in un museo abbandonato, fissa lo scorrere del tempo, lo sfiorire della ribellione. Ezra, l’ultimo della sua razza, è condannato ad inseguirsi, ad inseguire le sue ossessioni, le sue voci. Nel tessuto scenico di questa stanza cerebrale, si manifesta il doppio del suo fantasma. Un concerto di confessioni, grida, inquietudini che molestano, bruciano, cauterizzano. Apologia di un perdente, tratto dall’ononimo monologo di Vetrugno, già autore di Mùtilo (Musicaos editore, 2017), pubblicato pochi mesi fa dalla casa editrice Elliot, fa di Ezra un “angelo caduto, demonio designato, perdente conclamato, amante sconfitto, condotto al macello, animale dal respiro affannato, aperto in due dalla lama assassina della civiltà all’epoca del disfacimento etico, capo reclinato sulla pietra ad esigere il colpo. È un tramonto dell’Occidente…”. La scenografia è di Giancarlo Mustich e Alessandra Chiffi, il disegno luci di Valentina Sciurti, la locandina ha un disegno di Filippo Portone – Egon Istico.