LECCE – Si è chiusa la quinta edizione del contest internazionale “Open-F@b Call4Ideas” di BNP Paribas Cardif, dedicato alla Positive Impact Innovation. I vincitori, premiati durante l’evento finale di Milano, sono l’italiana Mabasta (1° classificato), l’americana Leaf (2° classificato) e l’italo-francese Uyolo (3°classificato).
Questi tre migliori progetti hanno rappresentato al meglio ilconnubio tra innovazione e sostenibilità. Con l’italiana “Mabasta” sarà possibile prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole con azioni svolte “dal basso”, da parte dei ragazzi stessi; l’americana “Leaf” offre servizi bancari virtuali alle popolazioni vulnerabili che attraversano i confini territoriali, permettendo a rifugiati e migranti di viaggiare in sicurezza, senza contanti, proteggendo i propri risparmi; l’italo-francese “Uyolo” è una startup innovativa che si occupa di ideare, sviluppare e commercializzare prodotti innovativi ad alto valore tecnologico nei campi della filantropia, volontariato e imprenditoria sociale. Tra i fattori chiave che hanno portato alla vittoria le tre idee figurano, oltre al contenuto tecnologico e alla capacità della proposta di generare un impatto positivo su persone e società, anche la fattibilità del progetto.
A rappresentare lo staff del Movimento antibullismo “Mabasta” sono stati i 17enni Giorgio Armillis e Simone La Gioia. Simone ha dapprima illustrato ai giudici il “pitch” di Mabasta, vincendo la prima fase del contest in una competizione a coppie, con eliminazione diretta, mentre Giorgio ha affrontato nella seconda fase le domande degli esperti, fornendo, evidentemente, le risposte giuste visto che la startup sociale “Mabasta” è risultata la vincitrice assoluta di questa edizione 2018 del prestigioso contest “Open F@b – Call4Ideas”.
«Non ci crediamo ancora! – hanno sostenuto i giovani startupper sociali Giorgio e Simone – Subito dopo abbiamo telefonato, increduli e in lacrime, al nostro prof Manni a Lecce. Quando abbiamo visto l’età e la grande professionalità dei nostri nove concorrenti, giunti insieme a noi tra i dieci finalisti, ci siamo guardati e ci siamo chiesti “che ci facciamo noi qui?”. Eravamo molto più giovani e la nostra startup si riferiva al mondo della scuola e non a grandi ambiti internazionali. Poi, una volta che abbiamo scoperto di aver superato la prima fase, siamo davvero andati in crisi, l’emozione ci ha letteralmente devastati. Quando infine hanno proclamato i tre vincitori ci siamo dovuti sorreggere l’un l’altro per non svenire. Questa giornata non la scorderemo mai!»
A selezionare in real time le migliori idee che hanno un impatto sociale positivo sulle persone e sulla società, una giuria di esperti e il pubblico in sala che hanno votato i dieci finalisti via webapp durante l’avvincente Final Challenge in cui si sono sfidati con passione e creatività. I tre vincitori verranno ora supportati dal team R&D di BNP Paribas Cardif che li seguirà nello sviluppo e nella concretizzazione del loro progetto, tenendo in considerazione le esigenze del mercato e della Compagnia.
«Quest’anno il tema di Open-F@b Call4Ideas ci sta particolarmente a cuore – ha dichiarato Isabella Fumagalli, Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif –perché per noi l’innovazione non è più solo una questione tecnologica. Vogliamo innovare per prevenire, assistere e proteggere meglio i nostri clienti, migliorando la qualità della vita delle persone. Questo significa offrire prodotti con un valore tangibile e riconosciuto attraverso servizi di assistenza di alta qualità inclusi, per supportare i clienti in situazioni difficili, migliorare la customer experience, favorendo l’interazione con nuovi touchpoints, e rendere le polizze ampiamente accessibili e semplici.” “Il fattore abilitante che ci aprirà nuovi scenari di miglioramento dei bisogni sociali, sostenendo anche la nostra competitività, sarà la capacità di saper creare e gestire ecosistemi dove integrare competenze assicurative, tecnologia, servizi, collaborazione con startup, partner, player di altri settori, attori sociali, dipendenti e comunità.»