BARI – Sabato 8 alle 21 e domenica 9 dicembre, alle 18 e alle 21 al teatro Barium saranno proposte le repliche del nuovo spettacolo “Un barese a New York 3”, di e con Gianni Colajemma , insieme a Lucia Coppola, Federica Antonacci, Maria Schino, Luca Mastrolitti e Magda Fanelli.
Come in una sitcom, anche i capitoli di questo racconto non sono concatenati tra di loro ma caratterizzati dall’uso di una singola ambientazione, in questo caso l’appartamento del protagonista Joe Colella, un barese trasferitosi a New York per diventare un importante attore. La scenografia curata da Gianmarco Venanzio Colaiemma, figlio del noto attore, è curata nei dettagli. In scena il solito divano con la copertura in stile americano, come del resto l’arredamento: guantoni da boxe alla Rocky, bottiglie di whisky, la maglia del grande Michael Jordan e tanti altri simboli che richiamano il “sogno americano”.
“Ho provato a immaginare – ha spiegato Colajemma – come si può comportare un barese in una grande città estera. Ho immaginato New York perchè è un simbolo dell’America, è il sogno americano che per chiunque ha un significato personale. Per Giovanni è fare l’attore, per altri è aprire un grande negozio, qualcun altro vuole costruire un altro grattacielo e via dicendo. È un sogno”.
In questo terzo capitolo della storia di Joe ci sono varie novità. Alcuni personaggi, che sono stati centrali nei precedenti episodi, non sono presenti e lasciano spazio a nuove figure che irrompono nella vita del protagonista, che pian piano incomincia ad addentrarsi nei circuiti attoriali newyorkesi. Come lui anche i suoi amici e familiari sono impegnati in varie attività lavorative, segno di come la vita a New York vada avanti. Questo capitolo di “Un barese a New York” tratta anche un argomento di grande attualità come l’immigrazione e l’integrazione.