MOLA DI BARI (Bari) – A due anni dal fortunato debutto per l’Agìmus, al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, domenica 9 dicembre (ore 19,30), torna «Amadé. Storia di un genio», sempre per le Stagioni dell’associazione diretta da Piero Rotolo nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro (info 368.568412).
Ritratto di Mozart in punta di penna, rigoroso sul piano storico-critico ma anche vivido e avvincente, lo spettacolo, ideato e diretto da Jacopo Maria Dipasquale (che è anche voce recitante), attinge all’opera del compositore, alle sue lettere e alle testimonianze dei contemporanei, intrecciando scena, esecuzione musicale dal vivo e inserti didattici a cura del musicologo Domenico Andriani, e indaga non tanto l’innato e risaputo talento dell’autore del «Don Giovanni», quanto la sua “attitudine” alla genialità. Perché mai come in questo presente buio l’arte di Mozart, espressione di umanità tra le più alte della storia, grida la sua necessità. L’esecuzione delle musiche è affidata da Marzia Saba Rizzi (soprano), Pietro Lisi (baritono) e Giada Iaffaldano (pianoforte).
Mozart moriva il 5 dicembre 1791, a Vienna. Ed entrava nel mito, cui hanno contribuito il talento straordinariamente precoce, la bellezza ineffabile della sua musica, l’impressionante facilità con cui riusciva a comporla e, non ultimo, il mistero che avvolge le circostanze della sua morte, avvenuta ad appena trentacinque anni. È come se da quel giorno fatale il mondo della musica, anzi il mondo intero, non avesse mai accettato la scomparsa in giovane età di uno dei suoi più grandi eroi. E così, sin da subito, sono fiorite le leggende più improbabili, rispetto alle quali lo spettacolo «Amadé. Storia di una genio» cerca di fare un po’ di chiarezza.