SALENTO – Una domenica nel segno della campagna “Sicuri di essere umani”, che unisce richiedenti asilo, organizzazioni e diocesi locali, Comuni, liberi cittadini nel promuovere iniziative con oggetto il presepe e la natività. L’obiettivo è ribadire il “no” alle politiche discriminatorie introdotte dal Governo nei confronti dei cittadini stranieri, con l’obiettivo comune di far conoscere le conseguenze umanitarie di politiche simili, in aperto contrasto con lo spirito natalizio di solidarietà e pace.
Tante le iniziative in programma unite nella campagna social con l’hashtag #sicuridiessereumani.
La rappresentazione della natività è il simbolo di questa campagna di informazione per far conoscere le conseguenze dell’entrata in vigore del nuovo testo sull’immigrazione voluto dal Governo. Oggi il “Bambin Gesù” non potrebbe restare nella grotta perché verrebbe immediatamente espulso ai sensi del Decreto sicurezza.
Richiedenti asilo ospiti nei progetti di accoglienza Cas e Sprar, gestiti da Arci Lecce, saranno protagonisti di molteplici attività sul territorio: a Sternatia, nell’ambito di “Preseparte”, manifestazione organizzata dall’associazione “Antama” e promossa dal Comune, è stato realizzato un presepe con l’antica arte dell’intreccio dagli ospiti del Cas e sarà esposto fino al 6 gennaio con gli slogan “Ogni uomo è mio fratello” e “Sicuri di essere umani”. Slogan che stanno accompagnando ragazze e ragazzi richiedenti asilo protagonisti nei presepi viventi nelle città di Galatina, Acquarica di Lecce, Diso, Lequile, Caprarica, Trepuzzi, Alessano, Castiglione d’Otranto, Campi Salentina, Sogliano, Tricase, Castrignano De’ Greci, Patù e Lecce
Un’azione che durerà tutto il giorno e vede nei Comuni interessati anche il sostegno delle diocesi locali. Significativa l’iniziativa a Cavallino, dove nella chiesa Santissima Maria Assunta, dopo la messa serale, i Re Magi, giunti in anticipo, resteranno increduli di fronte alla natività sgomberata nella grotta parrocchiale.
A Surbo e San Pietro Vernotico sarà invece protagonista la “luce della pace“, promossa dai gruppi scout dell’Agesci, giunta da Betlemme in piazza Duomo a Lecce lo scorso 16 dicembre. Questa mattina ragazze e ragazzi richiedenti asilo ospiti nei due paesi hanno donato alle comunità parrocchiali la fiammella e subito dopo saranno presenti con un presepe vivente, rispettivamente sul sagrato della Chiesa matrice a Surbo e nella Parrocchia Don Bosco a San Pietro Vernotico.
L’intera campagna di sensibilizzazione, promossa dal Coordinamento Leccese Contro Il Decreto Sicurezza (Link, Uds, Caritas, Coop.Rinascita, Rete Antirazzista, Casa della Carità, Gus, Arcigay, Philos, Arci Lecce, Missionari Comboniani, LeA, Lecce Bene Comune, Casa delle Donne, Insegnanti Cpia, Agedo, Cgil, Anpi, Amis Onlus), avrà il suo culmine domenica 6 gennaio a Lecce, giorno dell’Epifania, con un grande corteo che in accordo con la Diocesi di Lecce si concluderà in Piazza Duomo, simbolo della religiosità leccese, dove quest’anno è stato allestito il Presepe della città barocca.