Con Rapsodia in Blu si chiude la Stagione Sinfonica 2018 di OLES, sabato 29 dicembre al Teatro Apollo di Lecce

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LECCE – Rapsodia in blu, ultimo titolo in cartellone per la Stagione Sinfonica 2018 di OLES, sabato 29 dicembre al Teatro Apollo (con inizio alle ore 20.45). In programma Lo schiaccianoci, suite dal balletto di Pëtr Il’ic Čajkovski, Rhapsody in blue per pianoforte e orchestra di George Gershwin e laSinfonia n. 1 in si bem. magg. op. 38 “La Primavera” di Robert Schumann, che chiude l’integrale delle sinfonie. La Stagione Sinfonica, con la direzione artistica di Giandomenico Vaccari e il coordinamento artistico di Maurilio Manca, è finanziata dalla Regione Puglia per le Azioni di valorizzazione del sistema musicale in Puglia, con il sostegno dell’Assessorato all’industria turistica e culturale, la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese e il contributo del Mibac.

A dirigere l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento sarà il Maestro Daniele Belardinelli, chesostituisce l’On. Michele Nitti, impossibilitato a dirigere OLES a causa del protrarsi dei lavori parlamentari sulla Legge di Bilancio.

Direttore ospite di importanti orchestre italiane e internazionali e dal 2009 direttore musicale dell’Orchestra Italiana del Cinema, Belardinelli ha collaborato con Stefan Anton Reck, Pierre Boulez, Seiji Ozawa e Claudio Abbado nelle più grandi sale e teatri, con le più importanti orchestre come l’Orchestra National di France, la Gustav Mahler Jugendorchester e i Berliner Filarmoniker.

Ispirato alla Notte di Natale, lo Schiaccianoci è introdotto da una Ouverture a cui si susseguono le danze caratteristiche in cui i vari giocattoli si esibiscono: la Marcia, la Danza della Fata-confetto, “Trepak” la danza russa, la Danza araba, la Danza cinese, la Danza degli zufoli. Conclude la suite il celeberrimo Valzer dei Fiori.

Alla Suite segue Rhapsody in blue, che dà il titolo al concerto. L’opera di Gershwin rappresenta un autentico e originale prodotto musicale americano, felice sintesi tra elementi della musica colta occidentale e il jazz degli anni ‘20. Al pianoforte il Maestro Giuliano Mazzoccante, riconosciuto a livello internazionale come uno dei pianisti italiani più rappresentativi della scuola pianistica tramandata dal celebre pianista russo Lazar Berman, in particolare per le interpretazioni dell’opera pianistica di F. Liszt.

Si è imposto nella scena internazionale ottenendo una serie di premi internazionali tra i quali l’Arcangelo Speranza di Taranto e il “4th Tbilisi International Piano Competition” in Georgia. Numerose le registrazioni discografiche e i premi della critica musicale internazionale per le produzioni con Camerata Tokyo, Phoenix Classic, Wide Classique e DAD records.

Chiude il concerto la Prima Sinfonia di Robert Schumann in si bem. magg. op. 38 “La Primavera”. Composta da Schumann nel gennaio del 1841 in poco più di un mese, l’intera sinfonia è guidata dal concetto di “primavera” suggerito da un poema di A. Böttger ed è nel suo insieme un vero inno di gioia. La spensierata leggerezza delle linee tematiche di quest’opera è in parte spiegata dai sottotitoli assegnati, e successivamente rimossi, dei vari movimenti: Risveglio della primavera – Sera – Compagni di lieti giochi – Piena primavera, brevi accenni programmatici che suggeriscono il sentimento unitario con cui è stata pensata l’intera composizione. La fanfara iniziale degli ottoni (che l’autore raccomanderà di intendere come un vero e proprio “richiamo al risveglio”) contiene già l’embrione tematico dei primi due movimenti (Andante-Allegro e Larghetto) a cui fanno seguito lo Scherzo e l’Allegro finale, che chiude l’opera con una travolgente marcia trionfale. La prima esecuzione assoluta dell’opera avvenne al Gewandhaus di Lipsia il 31 marzo del 1841 sotto la direzione di Mendelssohn.

Biglietti disponibili in prevendita al Castello Carlo V e al Teatro Apollo la sera del concerto, a 10 e 5 euro (per over 65, under 18, studenti universitari, Conservatorio e Accademia Belle Arti).