Venerdì 4 gennaio Omaggio al Verismo con il dittico Cavalleria Rusticana e Pagliacci

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BARLETTA (BAT) – Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni–Tozzetti e Guido Menasci, dalla novella omonima di Giovanni Verga,  e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, su libretto dello stesso compositore, opere simbolo del melodramma verista, debuttano venerdì 4 gennaio 2019 presso il Teatro Curci di Barletta
Il nuovo allestimento, sforzo produttivo dell’Associazione Cultura e Musica “G. Curci di Barletta, alla 35.ma Edizione, grazie alla importante e fondamentale sinergia con  l’Amministrazione Comunale di Barletta, il MIBAC e la Regione Puglia nell’ambito  della Rete RESONANCE – Avviso Triennale di Spettacolo dal Vivo della Regione Puglia  e la Fondazione Puglia, è uno degli spettacoli più attesi del Cartellone della 35.ma Stagione Concertistica dell’Associazione Curci.

Uno spettacolare allestimento, venerdì 4 gennaio, con porta alle ore 20, 45 e inizio alle ore 21,15 ,vedrà nel golfo mistico la famosa Orchestra Sinfonica di Lugansky, una delle più famose in Ucraina, che ha collaborato con i più grandi artisti di fama mondiale, diretta da Nazar Iatskiv, musicista apprezzato in tutto il mondo per la sua raffinata tecnica che dirigerà anche il Coro Lirico Italiano. La regia è stata affidata al poliedrico Carlo Antonio De Lucia,  e sul  palcoscenico un cast di grandi cantanti che hanno già dato prove superbe in questo repertorio.

Fra gli interpreti di questa edizione di Cavalleria, Santuzza,  Silvana Froli, Turiddu, Piero Giuliacci,  Mamma Lucia,  Idilia Annese,  Alfio,  Giulio Boschetti e Lola, Gabriella Colecchia.

Saranno invece i protagonisti di Pagliacci, accanto all’Orchestra e al Coro, Canio, Piero Giuliacci , Nedda, Margherita Pugliese, Tonio, Maurizio Leoni, Silvio, Giulio Boschetti, Arlecchino, Giuseppe  Maiorano  . Un cast di solisti di eccezione ,  che si esibiscono su tutti i più importanti palcoscenici del mondo con famose orchestre e direttori di fama internazionale. L’allestimento curato in tutti i particolari, le voci del Coro, le bellissime scenografie, insieme alla stupenda vocalità dei solisti, rendono questo attesissimo ritorno della Lirica nel Teatro Curci, un appuntamento di altissimo livello. Le due opere, che la tradizione teatrale del Novecento ha affiancato quasi fossero un inscindibile binomio, vengono allestite per la prima volta sul palco del meraviglioso Teatro  di Barletta  che pochi giorni fa è stato allietato dalle note dell’Orchestra Sinfonica Ucraina che ci ha regalato uno spettacolare Concerto di Capodanno. Le due opere sono quasi coeve – la prima di Cavalleria ebbe luogo al Costanzi di Roma nel maggio 1890, mentre Pagliacci debuttò al Del Verme di Milano due anni dopo – ed entrambe ebbero subito uno straordinario successo che decretò la fama dei rispettivi autori. Le trame delle due storie – quella circense tratta da un fatto di cronaca nera realmente avvenuto – hanno per tema di fondo la passione, la gelosia e l’onore visto come valore assoluto che sfocia nel dramma, ma mentre Cavalleria è ancorata alla sua ambientazione in una Sicilia atavica di cui ripropone gli umori e i sentimenti, Pagliacci rimane sospesa nel tempo, in una prospettiva senza confini definiti, quasi felliniana. I due titoli sono il manifesto del verismo musicale, con spaccati di vita quotidiana e un’espressività portata all’eccesso, cui fa da sfondo l’onnipresenza oppressiva della religione cattolica: l’azione di Cavalleria Rusticana si svolge la Domenica di Pasqua e quella di Pagliacci nel giorno dell’Assunta. La musica trasporta in un quadro rurale ruvido e sottoposto alla violenza di un codice d’onore mediterraneo che porta inesorabilmente alla tragedia.

Cavalleria Rusticana è un’opera in un atto unico di Pietro Mascagni, tratta dall’omonima novella di Giovanni Verga, andata in scena per la prima volta nel 1890 al Teatro Costanzi di Roma; viene spesso rappresentata e incisa insieme a Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, opera composta due anni dopo, in quanto questo è il modo in cui le presentò lo stesso Mascagni, dirigendole al Teatro alla Scala nel 1926. Il successo di Cavalleria fu enorme fin dalla prima rappresentazione. L’opera mette in scena il delitto d’onore compiuto nel giorno di Pasqua in un paesino della Sicilia di fine Ottocento. Pagliacci è l’opera più rappresentata di Leoncavallo, e si ispira a una storia di cronaca realmente accaduta a Montalto Uffugo, in Calabria, quando il compositore era bambino: suo padre, che era magistrato, istruì il processo che portò alla condanna dell’uxoricida protagonista della terribile vicenda. L’opera fu rappresentata per la prima volta al Teatro dal Verme di Milano, con la direzione di Arturo Toscanini.