A Novoli, il 6 gennaio alle ore 18.30, l’intronizzazione del simulacro di S. Antonio Abate

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NOVOLI (Lecce) – La comunità novolese si incontra e si racconta, per festeggiare il suo Santo Patrono, Antonio Abate, attraverso un cammino di preparazione spirituale (il tradizionale novenario) ed una fervente attività di promozione di eventi culturali che faranno da corollario a tutte le celebrazioni in programma dal 6 al 27 gennaio, passando dai giorni clou della festa (il 16, 17 e 18 gennaio) che fanno da “apripista” alle altre festività patronali che si snodano nell’ampia provincia di Lecce, nel corso dell’intero anno.
Nove giorni di preghiera in cui la comunità cristiana godrà del suo kairòs, del suo momento di
grazia. Da secoli si perpetra nella piccola cittadina del nord Salento una tradizione che accoglie e raccoglie fedeli accorsi da ogni dove per ascoltare la Parola di Dio e rendere grazie al suo Signore, mediante il Sacramento Eucaristico, “segno certo di salvezza al popolo convocato in assemblea santa”.
Si comincia, come da tradizione, domenica 6 gennaio 2019 alle ore 18.30 con la solenne
celebrazione eucaristica presieduta dal parroco, don Luigi Lezzi, per l’intronizzazione del
simulacro ligneo raffigurante il Santo anacoreta (appena un anno fa sottoposto a lungo ed accurato restauro durato più di sei mesi).
Il programma religioso prevede nove giorni di predicazione affidata alle cure pastorali di Padre
Luca Fracasso, superiore della Comunità dei Padri Passionisti di Novoli. Ogni giorno, nel
Santuario, saranno celebrate quattro messe (la prima alle ore 8.30 e, a seguire, alle ore 9.30, alle 17 ed alle 18.30): momenti di preghiera che prepareranno e guideranno i fedeli (novolesi e non) ad una degna celebrazione del loro Patrono. Nel corso della novena, poi, sono previsti alcuni momenti “dedicati”: martedì 8 gennaio, alle ore 9.30, la Giornata della Memoria (in ricordo dei Caduti di tutte le guerre), mercoledì 9 gennaio, alle ore 9.30, la Giornata del Pirotecnico (in memoria di Gabriele Cosma e Gianni Rizzo, rispettivamente 19 e 41 anni, tragicamente scomparsi ad Arnesano in seguito ad una esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi pirotecnici in cui lavoravano); un momento dedicato agli ammalati è invece previsto nella Giornata della Sofferenza, venerdì 11 gennaio alle ore 9.30 quando, nel corso della celebrazione eucaristica sarà amministrato il Sacramento della Unzione degli Infermi.
Il novenario culminerà, come da tradizione, nella Veglia di Preghiera dei Giovani, il 14
gennaio 2019 alle ore 20.
Il 16 gennaio, poi, la benedizione degli animali sul piazzale antistante il sagrato della Chiesa, la
processione per alcune vie del paese ed, al termine, la celebrazione eucaristica presieduta dal
parroco don Luigi Lezzi. Alle 20, accensione della Fòcara, il monumentale falò edificato,
quest’anno, su un terreno sopraelevato sito in piazza Tito Schipa.
Il 17 gennaio, alle ore 10.30, la Messa sarà presieduta dall’Arcivescovo di Lecce, Mons. Michele Seccia.
Il 18 gennaio, infine, la Giornata del Ringraziamento che vedrà il suo culmine nella
Celebrazione Eucaristica delle ore 18.30 alla presenza delle Autorità Civili e Militari e di tutte le
componenti impegnate nella realizzazione della grande festa: Comitato, Pro Loco, Associazioni locali, fedeli laici.
“Il solenne novenario che ci accingiamo a celebrare – dichiara il parroco don Luigi Lezzi – vive grazie al generoso apporto di mente, di cuore e di braccia di tanti fedeli, verso cui desidero esprimere il mio apprezzamento e la mia gratitudine.
Sarà un momento di grazia, per la comunità tutta. Quali sono le opere di bene che il Signore ci chiede di compiere?
Testimoniare la nostra fede. Chiediamo al nostro Santo patrono di guidare e illuminare il cammino della nostra vita, del nostro Comune, perché ognuno di noi possa trovare il modo di mettersi a servizio con generosità e con gioia. Per il bene di tutti”.
“Anche quest’anno non manca l’incessante impegno del Comune e delle Istituzioni affinché la festa sia celebrata e la tradizione preservata come è nell’auspicio dell’intera comunità novolese. Non si tratta di festeggiare il Santo Patrono mantenendo un basso profilo, ma si vuole prestare attenzione all’essenzialità, evitando inutili sprechi di risorse ed
energie, puntando tutto alla valorizzazione e sponsorizzazione del territorio in un concentrato straordinario di tradizione”: così la dr.ssa Paola Mauro, Commissaria Straordinaria nel Comune di Novoli che aggiunge: “L’importanza, di questi momenti di aggregazione sociale sta tutta nella percezione di una grande fede e dello spirito di appartenenza che da anni anima la comunità novolese. Lodevole il grande impegno del Comitato per la festa patronale, della Pro Loco, dei dirigenti comunali, dei loro collaboratori, del parroco, don Luigi Lezzi, dell’Associazionismo locale e dei tantissimi volontari – uomini e donne – nel tramandare una tradizione così forte anche alle generazioni future”.