Donne del Vino di Puglia: Marianna Cardone confermata delegata regionale

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LOCOROTONDO (Bari) – Marianna Cardone guiderà per altri tre anni, fino al 2022, la delegazione pugliese dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, uno dei sodalizi più attivi e vivaci nel nostro scenario enogastronomico nonché una delle espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile.

Cardone è stata rieletta il 15 gennaio durante un’assemblea delle socie pugliesi che all’unanimità hanno riconfermato l’imprenditrice del vino, già al timone della delegazione dal 2016.

 

“Quando tre anni fa ho ricevuto l’incarico di delegata regionale de Le Donne del Vino di Puglia – commenta a caldo Marianna Cardone – si presentava nella mia vita, per la prima volta, un’occasione importante, quella di guidare una squadra di professioniste. Oggi sono felice che questa fiducia da parte loro mi sia stata riconfermata e mi permetterà così per i prossimi tre anni di operare fondando il mio ruolo di delegata sul lavoro di squadra, unico strumento, a mio avviso, per costruire e migliorare la promozione dell’enogastronomia in Puglia. La nostra delegazione è cresciuta negli anni in professionalità e riconoscibilità grazie anche all’impegno di ogni singola socia che ha creduto nei principi fondanti dell’associazione”.

 

Secondo le nuove direttive nazionali è stata inserita una nuova figura, quella della vice delegata, a supporto e ampliamento dell’operatività della delegazione. In Puglia, sempre per volere della maggioranza delle socie, a ricoprire questo ruolo sarà la produttrice Renata Garofano.

 

Sempre in questi giorni il nuovo Consiglio nazionale dell’Associazione Le Donne del Vino, all’interno del quale la Puglia può vantare la presenza della produttrice Sabrina Soloperto, si è riunito a Milano per eleggere la presidente per il nuovo triennio. L’assemblea ha riconfermato Donatella Cinelli Colombini.

 

“L’esperienza di guidare le Donne del Vino – commenta Cinelli Colombini – è stata più faticosa di quanto immaginassi, ma anche più entusiasmante perché ho scoperto un patrimonio di talenti, di voglia di fare e di altruismo che poche associazioni possiedono, specialmente dopo trent’anni di vita. Le Donne del Vino sono oltre 800 meravigliose persone. Negli scorsi tre anni io ho chiesto loro un impegno e uno sforzo supplementari e i risultati sono stati straordinari. Siamo la più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più attiva”.