UGENTO (Lecce) – Sabato 19 gennaio 2019, alle ore 17.00, presso il Nuovo Museo Archeologico di Ugento va in scena “Arcoiris” della Compagnia TerramMare Teatro diretta da Silvia Civilla. Lo spettacolo è incentrato sull’importanza del colore che “è lo sguardo che gettiamo sul mondo e che ci restituisce sensazioni, emozioni, sentimenti. Il colore è un luogo dell’anima dove abita la nostra personale maga delle combinazioni. Qui, grazie a un abile disegnatrice e al supporto tecnico di una lavagna luminosa, la musica diventa un pennello che crea immagini e dà forma ad atmosfere suggestive. Arcoiris, questa donna-maga-bambina, il cui nome in castigliano significa Arcobaleno, racchiude in sé il senso dell’intero spettacolo”.
Anche il secondo evento è organizzato dalla società Studio di Consulenza Archeologica, soggetto gestore del Sistema Museale di Ugento, e rientra nel progetto sperimentale “I Musei raccontano la Puglia” promosso dalla Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale – Gestione e Valorizzazione Territoriale.
La Giunta Regionale, con delibera n. 693 del 24 aprile 2018, ha approvato una specifica operazione per l’esecuzione di progetti e iniziative finalizzati alla promozione educativa e culturale, alla valorizzazione dei musei, alla realizzazione di attività ludico-educative per bambini e ragazzi da 0 a 13 anni, attraverso la creazione di hub territoriali.
Tra i cinque hub pugliesi rientra quello costituito dal Comune di Ugento in qualità di Ente Capofila, dal Nuovo Museo Archeologico, dal Museo Archeologico Provinciale “Sigismondo Castromediano” e dall’Istituto Comprensivo Statale di Ugento.
L’offerta culturale del Sistema Museale ugentino, “Vivere il Museo”, si divide in quattro specifiche macro-attività pensate per un target di utenza determinato da tre fasce di età (0-5 anni; 6-10 anni e 11-13 anni).
I laboratori ludico-didattici, strutturati a seconda della classe di età partecipante, mirano a far conoscere l’arte antica e la storia attraverso l’esperienza diretta. I racconti degli operatori e le attività manipolative permettono al museo e alla collezione di prendere vita. Il progetto prevede, inoltre, visite guidate interattive, laboratori di archeologia sperimentale ed eventi teatrali pensati per bambini e famiglie.
Attraverso il progetto sperimentale, il Museo da semplice galleria di opere diventa il luogo della creatività, della sperimentazione e della scoperta attraverso il gioco.