LECCE – Lunedì 21 gennaio al Cineporto di Lecce prende il via Docroom, percorso di specializzazione in tecniche e poetiche del cinema documentario che fino al 15 marzo coinvolgerà dieci allievi under 35(videomaker, registi e autori) provenienti dalla Puglia e dal resto d’Italia. Ideato e organizzato da Muud Film con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura e con il supporto logistico di Apulia Film Commission, Docroom avrà la durata complessiva di 240 ore e si articolerà in otto masterclass (21/25 gennaio – 28 gennaio/1 febbraio – 11/15 e 18/22 febbraio) condotte in coppia da registi ed esponenti di rilievo del documentario italiano e internazionale Alessandro Comodin e Tristan Bordmann, Alberto Fasulo e Johannes Hiroshi Nakajima, Jacopo Quadri e Stefano Grosso, Penelope Bortoluzzi e Stefano Savona. Gli allievi lavoreranno, inoltre, alla realizzazione di cinque documentari brevi (dall’ideazione alla ricerca, dalla regia alla produzione, dal montaggio al suono) sul tema “casa” che confluiranno in un unico film collettivo che sarà presentato ufficialmente il 15 marzo durante l’evento conclusivo di Docroom. I tutor saranno il montatore Mattia Soranzo (coordinatore), l’autrice Martina Di Tommaso e il regista Mattia Epifani. L’organizzazione è a cura di Vincenzo D’Arpe. Ma Docroom è anche una rassegna di cinema contemporaneo che proporrà la proiezione, sempre al Cinelab (e in un’occasione al vicino Db D’essai), di sei film dei docenti e dei tutor della masterclass, autori che stanno sperimentando nuovi linguaggi per raccontare al pubblico le proprie storie, esplorando il limite tra reale e immaginario, tra documentario e finzione, vero e verosimile. Dopo le proiezioni (ore 19 – ingresso libero), il regista e il suo collaboratore incontreranno Luca Bandirali (docente di Teorie e tecniche del linguaggio audiovisivo dell’Università del Salento, redattore di “Segnocinema” e autore e conduttore della trasmissione radiofonica “Hollywood Party” su Rai Radio 3) per tracciare insieme al pubblico la direzione del proprio percorso artistico e del viaggio fatto insieme. Si parte giovedì 24 gennaio con Lorello e Brunello di Jacopo Quadri. Biondi, gemelli, Lorello e Brunello vivono da soli nel podere dove sono nati ai Pianetti di Sovana, in Maremma, una campagna dura e ventosa. Il lavoro, senza mai un giorno di pausa, è una condizione naturale che non si mette in discussione. In quattro parti, dall’estate alla primavera, il film segue per un anno la vita dei gemelli Biondi e dei vicini di podere, un giorno dopo l’altro, a mungere e vegliare, con la minaccia dei lupi che stanno ripopolando le macchie, le albe, la polvere, i recinti, il fieno, le morti e le nascite, gli animali. La rassegna proseguirà con Menocchio di Alberto Fasulo (31 gennaio), Via della Felicità diMartina di Tommaso (7 febbraio), L’estate di Giacomo di Alessandro Comodin (14 febbraio), La strada dei Samouni di Stefano Savona (28 febbraio). Giovedì 21 febbraio (ore 20:30 – ingresso libero) al Db D’Essai appuntamento, in anteprima regionale, con “Et in terra Pacis” di Mattia Epifani, cortometraggio in concorso al Torino Film Festival. Il Regina Pacis è stato il più grande Cpt d’Italia. Dal 1998 al 2005 ha ospitato sulle coste del Salento oltre 65mila migranti. Rimasto in stato di abbandono per molti anni viene acquistato da privati per essere trasformato in un resort di lusso. I lavori di ristrutturazione, però, riportano alla luce i segni indelebili di un passato fatto di violenze e soprusi, che riemerge a distanza di anni per liberare per sempre vittime e carnefici dall’oblio.