TARANTO – Un musicista con lode. In pianoforte e in musica da camera. Matteo Cardelli, ventisette anni – primo giovane interprete con cui gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” inaugurano la sezione «Young» nella 75a Stagione concertistica, domenica 27 gennaio (ore 18), nel Salone della Provincia di Taranto – ha iniziato a mostrare il proprio particolare talento sin da studente, conseguendo diplomi con il massimo dei voti, elogi e menzioni d’onore. Poi sono arrivati i perfezionamenti con i grandi maestri, dai pugliesi Benedetto Lupo e Pasquale Iannone a Paul Badura-Skoda, Andrej Gravilov e Filippo Gamba. E la finale al prestigioso Concorso Busoni, prima della partecipazione, lo scorso anno, all’International Piano Competition “Arcangelo Speranza”. Cardelli è stato finalista anche a Taranto, dove ha lasciato il segno. Tanto da convincere gli Amici della Musica ad invitarlo per la stagione in corso con un recital che comprende la Sonata in sol maggiore op. 78 D894 di Franz Schubert e gli Etudes Symphoniques op. 13 di Robert Schumann.
Per la Sonata op. 78 l’editore Tobias Haslinger inserì il titolo Fantasia, con l’intento di evocare le Sonate op. 27 di Beethoven e tentare di “inseguire” il gusto di un pubblico in quel momento sempre più orientato verso il pezzo breve. In realtà si tratta di una classica sonata nella quale, peraltro, Schubert non sviluppa, come Beethoven, temi brevi, piuttosto indugia su lunghe melodie cantabili, ripetute con minime varianti. In una recensione storica, e particolarmente entusiasta, queste divagazioni vennero definite «celestiali lungaggini» da Robert Schumann, autore che Matteo Cardelli ha scelto non a caso per questa seconda parte di concerto, puntando su una pagina, gli Studi sinfonici op. 13, elaborati con un gusto sonoro orchestrale in forma di variazioni su un tema del barone von Fricken, padre dell’allora fidanzata di Schumann, quando l’amore per Clara Wieck doveva ancora sbocciare.
Insomma, due pagine di grande fascino, con un ruolo di primo piano affidato all’elemento coloristico, per il quale sono richieste quelle qualità di tocco e sensibilità già ampiamente nel bagaglio di Matteo Cardelli, pianista di grande raffinatezza interpretativa e recentemente selezionato per suonare a giugno prossimo il primo movimento del Concerto n. 2 op. 83 di Brahms con l’Orchestra Sinfonica di Basilea, città dalla quale ha raggiunto Taranto per questo primo concerto-finestra sulle nuove generazioni di musicisti, alle quali gli Amici della Musica «Arcangelo Speranza» guardano tradizionalmente con particolare attenzione.