TRICASE (Lecce) – Tutto scorre. Tutto si trasforma. La Madre Terra è incessante mutamento, invisibile e visibile trasformazione, un continuo divenire…
La delicatezza delle foglie si intreccia alla tenacia delle nervature dei rami secolari. Legami di suoni, silenzi e bruschi risvegli. Mentre fuori tutto scorre modificando comportamenti, eventi e culture, dentro la memoria di ogni persona tutto sembra restare invariato, ciò anche per decenni e, a volte, per tutta la vita.
“Ho sempre raccontato ai miei nipoti che esistono due madri: una materna e una naturale” racconta il maestro Toto Sergi durante la ricerca etnografica svolta da Ornella Ricchiuto – Sociologa e Ricercatrice in Antropologia – all’interno della Comunità del Mito (area che attualmente comprende i Comuni di Tricase e Andrano nel sud Salento). Da tale lavoro di ricerca ha origine lo spettacolo “Quella materna e quella naturale”, curato da Anna Cinzia Villani – Cantante e danzatrice della tradizione orale salentina – che vuol essere una dedica alla Madre-Donna-Terra e una riflessione sui legami tra l’umanità e la terra nella società contemporanea.
La costruzione dello spettacolo intreccia i racconti e i gesti spontanei dei testimoni intervistati legati alla civiltà contadina – reinterpretati artisticamente in movimenti danzati, drammatizzati e accompagnati da canti tradizionali salentini.
Domenica 3 Febbraio 2019 il debutto di “Quella materna e quella naturale” – Produzione Liquilab © 2019 – alle ore 20.00 nella Sala del Trono di Palazzo dei Principi Gallone a Tricase (LE).
Interpreti dello spettacolo sono: Tina Baglivo, Marina Carluccio, Satya Luna Circhetta, Donata Immacolata Del Core, Giorgia Lecci, Vita Musarò, Maria Assunta Panico, Anna Cinzia Villani.
Alla manifestazione saranno presenti: Carlo Chiuri, Sindaco di Tricase e Nicola Peluso, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Tricase; Lila Passima – Direttrice, Cosmin Manolache e Gabriel Dumitru del Muzeul Taranului Roman – Museo Nazionale del Contadino di Bucarest (Romania); Eugenio Imbriani, Docente di Antropologia Culturale e Monica Genesin, Docente di Letteratura e Lingua Albanese.
Lo spettacolo rientra nel progetto europeo CU TENDA STORIES, IMAGES AND SOUNDS ON THE MOVE [Living memory of southeastern Europe] la cui partnership è costituita da: Muzeul Taranului Roman, Bucarest – Romania, coordinatore; O.R.S. Osservatorio Ricerca Sociale. Centro studi, politiche e ricerche sociali | Liquilab, Tricase – Italia; University “Paisii Hilendarski”, Plovdiv – Bulgaria; Association Center for Intercultural Dialogue, Kumanovo – Macedonia.
Ingresso libero e gratuito!