Lunedì 11 febbraio incontro con lo scrittore e drammaturgo iraniano Ghazi Rabihavi a San Cesario di Lecce

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SAN CESARIO DI LECCE (Lecce) – Lunedì 11 febbraio (ore 19 – ingresso libero), a San Cesario di Lecce, nell’ambito del progetto “Alchimie – la Distilleria De Giorgi residenza artistica di comunità“, appuntamento con “Scrivere sotto il fuoco“, incontro a cura di Teatro Zemrude, con lo scrittore e drammaturgo iraniano Ghazi Rabihavi. Nato nel 1956 ad Abadan, ha studiatoLetteratura e Arti dello spettacolo e ha scritto numerosi racconti, romanzi, opere teatrali e una ventina di sceneggiature di film. Negli anni ’80, durante la guerra Iran-Iraq, è stato il primo autore a scrivere storie con critiche al conflitto. Ha lasciato l’Iran nel 1995 ed ora vive a Londra. Tra le sue pubblicazioni il romanzo “Maryam’s Smile” e la raccolta di racconti “The Four Seasons iraniani”. Il suo spettacolo “Look Europe!” (1997), basato sul rapimento e la reclusione di un giornalista iraniano, è stato prodotto dal compianto Harold Pinter, che ha anche interpretato uno dei ruoli principali, ed è stato messo in scena a Londra, Broadway e New York.

 
Grazie al progetto “Alchimie – la Distilleria De Giorgi residenza artistica di comunità“, uno dei più interessanti e imponenti monumenti dell’archeologia industriale pugliese e meridionale, diventerà, sempre di più, un luogo aperto al teatro,all’internazionalizzazione della scena, alla formazione di base e d’eccellenza per gli adulti, i bambini e le famiglie e all’inclusione sociale. Il progetto – sostenuto da Fondazione con il Sud – è promosso dall’International Theatre Institute – I.T.I. Italia e da Astràgali Teatro, in collaborazione con il Comune di San Cesario ed in partenariato con I.T.I. UNESCO, Espéro, Teatro dei Veleni, Teatro Zemrude, VariArti, NovaVita, Libera, CPIA Lecce. Tra i più importanti opifici italiani per la distillazione delle vinacce nei primi decenni del ‘900, la Distilleria De Giorgi implementerà una vocazione e un’identità già evidenti in questi anni: essere uno spazio collettivo, un ambiente di co-working per associazioni, giovani, artisti, cittadini. Muovendo dalla Distilleria, il progetto punta a coinvolgere l’intera comunità, non solo spettatrice ma ospite a largo raggio delle azioni previste e degli ospiti locali, nazionali ed internazionali in residenza.