“Figli del segreto”: la dinastia degli Asburgo e l’impero di Carlo V raccontati nel romanzo di Cinzia Tani, il 19 febbraio nel Teatro Comunale di Novoli

850

NOVOLI (Lecce) – Continuano, a Novoli, gli eventi culturali promossi e curati dall’Associazione di Promozione Sociale Nova LiberArs.  Il prossimo 19 febbraio, alle ore 19, l’incontro con la giornalista RAI ed affermata scrittrice, Cinzia Tani.

“Figli del segreto”, il secolo di fuoco degli Asburgo e di Carlo V nel nuovo romanzo diCinzia Tani che sarà presentato a Novoli, alla presenza dell’autrice, martedì prossimo, 19 febbraio, alle ore 19 nel Teatro Comunale in Piazza Regina Margherita.

L’incontro sarà introdotto dal sub Commissario Straordinario a Novoli, Michele Marcuccio e da Emmanuela Rucco (Presidente dell’Associazione Nova LiberArs).

Dialogheranno con l’autrice alcuni alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo “Prudenzano” di Manduria, insieme ad Antonio Soleti, giornalista ed editore.

Gli interventi musicali sono affidati alla voce di Gianna Maniglia.

Sinossi del libro

“Figli del segreto”, il primo volume della trilogia “Il volo delle aquile”, è un poderoso affresco dell’Europa del primo Cinquecento. Protagonisti sono 4 fratelli, a cui se ne aggiungerà un quinto nel corso della vicenda, nato da una relazione extraconiugale, che restano tragicamente orfani: Gabriel, Manuela, le gemelle Sofia e Octavia Acevedo, figli di due nobili spagnoli, improvvisamente uccisi una notte nella propria casa senza un possibile movente.

I ragazzi vengono cresciuti e preparati alla vita di corte dalla zia paterna Angela, cugina della regina Isabella di Castiglia.

Attraverso questa relazione di parentela l’autrice racconta la storia delle famiglie reali d’Europa nel Cinquecento, tutte imparentate attraverso una complessa rete di matrimoni ed eredità dinastiche e divise da guerre e intrighi di vario genere. In particolare, nel romanzo, si assiste all’affermarsi dell’impero di Carlo V.

Nota storica

Isabella di Castiglia sposa Ferdinando d’Aragona, unificando la Spagna, nel 1469. Sono definiti I re cattolici perché dedicarono molte energie a cristianizzare la Spagna e a cacciare Moriscos e Marrani (musulmani ed ebrei falsamente convertiti); Isabella introdusse in Spagna il Tribunale dell’Inquisizione e sostenne il viaggio di Colombo in America. Rafforzò il suo potere attraverso una serie di matrimoni diplomatici dei figli con diversi regnanti d’Europa: Caterina d’Aragona fu moglie di Enrico VIII fino allo scisma d’Inghilterra e alla nascita della Chiesa Anglicana; Isabella e Maria sposarono, una dopo l’altra, il re del Portogallo, Giovanni sposò Margherita d’Asburgo e Giovanna sposò Filippo d’Asburgo, detto Il Bello, entrambi figli dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo.

La narrazione, in particolare, intreccia le vicende di una delle sorelle Acevedo, Manuela, con quelle di Giovanna, detta La Pazza, che trascorrerà quasi tutta la vita in stato di reclusione, prima per volere del marito, poi, rimasta vedova, per scelta della madre e del padre e, infine, per ordine del figlio Carlo, il futuro imperatore d’Asburgo per parte di padre e re di Spagna per parte di madre.

Anche Carlo porterà avanti la sua politica fra trattati, guerre, alleanze e matrimoni dei fratelli e delle sorelle, combinati per dare forza al suo impero.

“Sul mio regno non tramonta mai il sole”: secondo la tradizione, in questo modo descriveva i suoi vasti possedimenti, che arrivavano dall’Europa orientale alle colonie americane. Suoi grandi nemici saranno la Francia e i Musulmani, contro i quali combatterà stipulando varie alleanze, nonché i Protestanti, dei quali, in questo volume, si fa cenno.

Nel romanzo si parla diffusamente anche dei soldati mercenari, delle compagnie di ventura e dei  loro capitani, come il leggendario Giovanni dalle Bande nere.

L’autrice costruisce la storia di questi soldati, staccandoli dalla massa informe in cui spesso li collocano i libri di Storia e dando loro dignità di personaggi con delle proprie vicende; di alcuni di essi racconta storie di amore, di amicizia, di passioni, tradimenti. Al contempo, attraverso le vicende dei fratelli Acevedo, racconta le usanze delle corti europee, gli intrighi, l’eleganza, la passione per l’arte, tipica del Cinquecento, lo sviluppo della Diplomazia, il potere della Chiesa.