PUTIGNANO (Bari) – Sette carri allegorici, dieci maschere di carattere e tredici gruppi mascherati hanno fatto il loro debutto domenica scorsa sfilando nella prima parata della 625esima edizione del Carnevale di Putignano.
Ed è proprio tra i gruppi mascherati, provenienti da tutta la Puglia, e anche da fuori regione, che si trovano due salentini. Il primo, in gara, è il gruppo “Peter Pan e l’isola che non c’è” proposto dall’associazione “Amici del Carnevale Lizzanello” che in una nota spiega:
In questo periodo spesso assistiamo all’indifferenza di tutti i governanti europei, che lasciano per giorni tanti migranti vicini alle nostre coste. Navi cariche di esseri umani, tra cui tanti bambini. Sui giornali tanta satira viene fatta sui nostri governanti: nel Gruppo in maschera vengono rappresentati come Capitan Uncino (Di Maio) e Spugna (Salvini) mentre si beccano continuamente. Ma c’è poco da scherzare quando si parla di bambini, quando si parla della loro libertà. I bambini devono essere liberi. Di giocare, di studiare, di sognare, di essere bambini. Allora Peter Pan corre a salvarli, con l’aiuto di Trilly ritrova il coraggio di sognare un mondo libero e aperto a tutti. Quell’Isola che non c’è. Inizia la battaglia finale, durante la quale Capitan Uncino e i suoi pirati vengono sconfitti. L’Isola è restituita ai Bambini Sperduti. Anche loro adesso hanno una casa.
Il secondo gruppo salentino presente al Carnevale di Putignano è “Disney Friends”, proviene da Castro, ma sfila fuori concorso.
La Révolution Italienne, Verso la libertà, Chi è senza peccato scagli la prima mela, La gabbia dei Matti, Italian Dream Libertà di … cambiare, Libertà in burrasca e infine The Wall – Incubi del passato sono invece i nomi che i maestri cartapestai hanno dato ai sette Giganti di Cartapesta che sfileranno ancora domenica 24 febbraio e domenica 3 marzo alle ore 15.30 e Martedì Grasso, 5 marzo alle 19.00. Sapienza, estro, passione e determinazione, sono le qualità che consentono ai maestri d’arte di lavorare la carta e le loro opere, da sempre in grado di far innamorare e divertire anziani e bambini. Satira e libertà è il tema scelto per questa edizione dalla Fondazione Carnevale di Putignano e a cui i Maestri si sono ispirati per la realizzazione delle loro macchine spettacolari. Tutto è partito da una domanda: Cos’è la libertà? Esiste davvero? “La libertà è un concetto, se vogliamo, intrinsecamente ambivalente. Perché quando diciamo di essere liberi, ci priviamo in parte della nostra libertà. Siamo liberi di scegliere, ma limitati nella scelta tra una cosa e un’altra. Siamo liberi di amare, consapevoli di cedere al rapporto parte della nostra libertà. Siamo liberi cittadini, ma la nostra libertà finisce dove inizia quella dell’altro. Siamo liberi di esprimere le nostre opinioni, nel doveroso rispetto di quelle altrui – spiegano dalla Fondazione –. Siamo liberi di indossare la nostra migliore maschera, ed essere altro da noi – magari quello che abbiamo sempre desiderato essere. Liberi di essere noi, almeno per un giorno. È possibile? Forse il Carnevale può compiere la magia. Forse la satira può. Una satira che raggiunge la sua massima espressione se è veramente libera, senza alcun condizionamento, privazioni e concessioni”.
Da sempre considerato una delle eccellenze pugliesi, il Carnevale di Putignano è una vera e propria grande festa invernale a cui ogni anno partecipano migliaia di persone. Una interruzione della vita quotidiana ordinaria con le sue regole e i suoi ritmi, per un’immersione nella follia intesa come ribaltamento di regole, ruoli, luoghi comuni, punti di vista, nello stravolgimento di ogni idea e teoria. Perché “se vi sentite pazzi, incompresi, anticonformisti, a Putignano vi comprenderemo con immenso piacere. Benvenuti al Carnevale di Putignano il cui motto per quest’anno è “Fai quel PAZZO che ti pare“.
Un’occasione all’insegna del divertimento, dell’allegria e delle risate. Perché si sa, “chi ride vive di più”. Il Carnevale è pronto a sfilare. Che la festa abbia inizio!