“Lucio incontra Lucio” al Teatro Verdi di Brindisi mercoledì 20 marzo

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BRINDISI – Stesso anno, il 1943. Stesso mese, marzo. Addirittura stessa settimana, il 4 e il 5. Soltanto dodici ore separano la nascita di Lucio Dalla e di Lucio Battisti. Uno a Bologna, l’altro a Poggio Bustone. È proprio questo parallelo a ispirare «Lucio incontra Lucio» al Teatro Verdi di Brindisi, in programma mercoledì 20 marzo, con sipario alle ore 20.30. Lo spettacolo, scritto da Liberato Santarpino e diretto e interpretato da Sebastiano Somma, mette in scena un’originale lettura della vita dei due grandi cantautori italiani. Due uomini accomunati dalla stessa caparbietà sperimentale in musica che oggi rappresentano un’icona tutta italiana.

Due musicisti che hanno rinnovato profondamente la canzone italiana, influenzando inevitabilmente tutti coloro che sono venuti dopo. Battisti lo ha fatto in modo più personale, scegliendo di non apparire sulle scene per diversi anni, evitando i concerti e formando con Mogol (autore dei testi di gran parte delle sue canzoni) un sodalizio che resterà nella storia della musica italiana; Dalla, autore estroso capace di scrivere testi eccezionali, è stato meno solitario duettando con i più grandi artisti di fama nazionale e internazionale e addentrandosi con curiosità ed eclettismo nei più diversi generi musicali.

Erano gli inizi degli Ottanta quando Dalla parlò a Battisti di un suo progetto da condividere: una grande tournée e poi un disco da incidere. Battisti rifiutò l’invito, perché ormai proiettato verso una nuova sperimentazione musicale che lo avrebbe portato di lì a poco a decidere di lasciare le scene. Dopo oltre trent’anni da quel giorno Sebastiano Somma porta sul palco quell’incontro artistico, immaginando come sarebbe stato: «Racconteremo – ha detto il regista e interprete –alcuni aneddoti poco conosciuti. Per esempio il testo di “Futura” è stato composto davanti al Check Point Charlie, il punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest: Dalla si era seduto su una panchina e, poco dopo, in quella accanto a lui era arrivato Phil Collins. Proprio in quella mezzora di raccoglimento il cantante bolognese ha intrecciato la storia dei due amanti separati dalla barricata e ne è nato un capolavoro». Sebastiano Somma rompe il silenzio e, vestendo i panni di Zeus, si rivolge al dio Apollo, affinché possa far nascere, sulla martoriata Italia piegata dalle brutture della guerra, un uomo che porti dolcezza e poesia. Apollo prende a cuore l’incarico e decide che, a distanza di poche ore, sarebbero nati ben due uomini d’arte e avrebbero avuto lo stesso nome.

«Lucio incontra Lucio» ripercorre i successi che hanno segnato un’epoca e offre al pubblico un accurato ritratto dei due, da cui emergono affinità e differenze. Divisi dalla geografia e da una dozzina di ore dal primo vagito, i due avranno però un destino comune: lasceranno ai posteri canzoni indimenticabili, cantate a squarciagola dalla loro generazione e da quelle successive.

Lo spettacolo, una raffinata partitura di parole e note, prova a figurare quell’incontro artistico mai avvenuto, anche se solo immaginario, raccontandolo attraverso le canzoni. E mentreSebastiano Somma racconta, un’orchestra di cinque elementi e di quattro voci colora le canzoni di Battisti e Dalla, senza mai perdere di vista gli arrangiamenti originali. Questo il programma musicale: «4 marzo 1943», «Pensieri e parole», «Mi ritorni in mente», «La casa in riva al mare», «Il mio canto libero», «Il gigante e la bambina», «Acqua azzurra acqua chiara», «Piazza Grande», «Emozioni», «Come è profondo il mare», «La canzone del sole», «L’anno che verrà», «Amarsi un po’», «Futura», «Con il nastro rosa», «Caruso» e «L’arcobaleno». Sul palco si esibiranno ancheAlessandro Deidda (sassofono), Guglielmo Guglielmi (pianoforte), Aldo Vigorito(contrabbasso), Giuseppe La Pusata (batteria), Lorenzo Guastaferro (vibrafono) e le voci diAlfina ScorzaElsa BaldiniPaola Forleo e Francesco Curcio.

La regia di Sebastiano Somma cuce in maniera attenta uno spettacolo fatto di musica, suggestioni, immagini e parola, attingendo al suo amore verso i due grandi cantautori e cercando di ricostruire e consegnare al pubblico le emozioni e i colori, per ricordare ai giovani e ai meno giovani la grande arte che i due cantautori hanno prodotto e lasciato in dote.

Si comincia alle ore 20.30

Durata: un’ora e 40 minuti (senza intervallo)

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