MINERVINO DI LECCE (Lecce) – Lunedì 18 e martedì 19 marzo a Minervino di Lecce per il quinto anno consecutivo la Cooperativa Sociale Mettere le Ali Onlus, rinnova il rito delle Tavole di San Giuseppe, in cui si esprime la profonda religiosità salentina che affonda le sue radici nel passato.
Con devozione e impegno anche quest’anno viene celebrato secondo tradizione San Giuseppe, per gli educatori faro e guida, traccia del percorso per accompagnare i ragazzi ospiti del Gruppo Appartamento con quella forza liberante che sa fare di un fragile fuscello un albero maestro.
Al suo decimo anno di attività, che la conferma una realtà consolidata sul territorio, la Cooperativa propone per l’occasione un suggestivo programma di appuntamenti.
Lunedì 18, alle ore 18.00, presso l’ex convento dei Padri Riformati, sarà aperta al pubblico la mostra fotografica San Giuseppe: tra tradizione e cooperazione. Gli scatti fotografici, che saranno esposti fino a martedì 19 alle ore 20, sono a cura del Collettivo Argento Vivo, costituito da professionisti, studiosi e appassionati di fotografia documentaria. Fondato a Lecce nel 2017 da Loredana Cocola, Giancarlo Greco, Carmelo Roberto e Samuele Vincenti, il Collettivo si propone di documentare fenomeni sociali, la promozione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio.
Alle ore 19.00 la Tavola di Mettere le Ali, nella sede in via G. Galilei N° 58, sapientemente imbandita con cibi rigorosamente di magro, preparati con cura nei gironi precedenti da mani esperte, sarà benedetta da don Antonio Cagnazzo e visitabile dai pellegrini che parteciperanno al rituale della Veglia notturna e ai quali sarà offerta la “massa”, pietanza di ceci e pasta fatta in casa.
Martedì 19, a partire dalle ore 14.00 il momento più suggestivo: la Tavola sarà animata da personalità che si sono distinte nell’ambito della lotta per la legalità, tema scelto per il decennale. Il Dott. Andrea Apollonio, magistrato e dottore di ricerca in Giustizia penale, indosserà le vesti di San Giuseppe e con tre colpi del bastone, simbolo del Santo, darà inizio al pranzo; Maria sarà “interpretata” dalla dott.ssa Carmen Ruggiero, Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce; Gesù Bambino è stato scelto tra gli ex ospiti della struttura; San Gioacchino è rappresentato dal dott. Marco Notarnicola, Responsabile gestione produttiva X-farm, azienda agricola che gestisce terreni confiscati alla mafia a San Vito dei Normanni, Flavia Luna De Matteis Presidente del Circolo Arci Lévera, che a Noha gestisce un bene confiscato alla criminalità organizzata, simboleggerà Santa Anna.
La tradizione delle Tavole di San Giuseppe, in alcune zone indicata come Mattra, si celebra con intensa solennità in molti paesi del Salento, tra cui, oltre a Minervino di Lecce, figurano Casamassella, Cocumola, Giurdignano, Guagnano, Minervino di Lecce, Uggiano la Chiesa.
Se alcuni particolari del rito variano tra i paesi, denominatore comune è il simbolismo che caratterizza l’allestimento delle lunghe tavole ricoperte da candide tovaglie, tra le più belle del corredo di famiglia, con al centro l’effige di san Giuseppe, e decorate secondo un accordo cromatico che modula bianco e giallo, colori tipici dell’iconografia del Santo. Rituale inoltre è la tipologia dei cibi, serviti in un preciso ordine come rituale è il numero dei commensali che rappresentano la Sacra Famiglia, a cui possono aggiungersi vari Santi, sempre in numero dispari, fino ad un massimo di tredici.
La Cooperativa “Mettere le Ali” Onlus nasce con il primo bando di “Principi Attivi-giovani idee per una Puglia migliore”, un’iniziativa di Bollenti Spiriti, Programma Regionale per le politiche Giovanili”, al quale partecipano tre giovani laureati dell’Università del Salento con una proposta progettuale: “Gruppo appartamento Mettere le Ali”, che risulta tra i vincitori.
Nel febbraio 2009 il gruppo informale si costituisce come Cooperativa Sociale Onlus, gestendo il primo appartamento per adolescenti in disagio sociale del territorio regionale.
La Cooperativa si configura come servizio a minori in condizioni di disagio a cui “restituire le ali”, occupandosi della formazione e dell’addestramento professionale e scommettendo sulla loro crescita.
I principi che ispirano la mission della Cooperativa sono la centralità della persona, l’attenzione all’ascolto e alla conoscenza, la valorizzazione dei talenti, con l’obiettivo di rendere il giovane protagonista del proprio percorso di vita.