Lecce – L’Holi è un festival che si tiene in primavera dedicato al divertimento puro, durante il quale è usanza sporcarsi il più possibile con polveri colorate per omaggiare un rito di origine Indiano che simboleggia la rinascita e la voglia di resuscitare sotto altra forma di esseri pieni di vita da parte di chi prende atto a questo rito, diventato ormai un’esperienza in cui tutti prima o poi vi si lanciano anche solo per divertimento. Dalla festa religiosa, in Occidente la Holi Fest, o Festa dei Colori, si è trasformata in un evento dove musica da discoteca e polveri colorate creano un clima festoso, molto amato dai giovani. È osservata principalmente in India, Nepal e nelle zone del mondo con significativi gruppi di popolazioni di origini indiane. La festa ha avuto uno sviluppo come celebrazione della primavera, dei colori e dello scherzo.
La festa si inaugura con l’accensione, la notte prima del giorno Holi, di un falò che prende il nome di Holika Dahan, dove Holika è il nome di un demone delle scritture Hindu e Veda. Il pomeriggio del giorno dopo la festa esplode in un carnevale di colori, giochi, danze e canti. L’Holi è spesso celebrato all’avvicinarsi dell’equinozio di primavera in un giorno di plenilunio. La data del festival, quindi, non è fissa ma varia ogni anno a seconda del calendario induista e del calendario gregoriano, e quest’anno ricade il 20 Marzo.
I significati del festival sono la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera, l’addio dell’inverno, l’incontro con gli altri, la voglia di giocare, ridere, dimenticare i dolori, perdonare e consolidare le relazioni. Colori, musiche, danze, cibi e tanto altro la cornice di questa importante festa indiana