LECCE – Quattro racconti sul tema della legalità, due dei quali salentini. In Salento sono ambientate le storie di Isabella Inguscio sul caporalato e di Federico De Giorgi sul voto di scambio, in Campania ci spostiamo con il racconto di Giovanni Buccheri sulla criminalità giovanile nei quartieri napoletani per arrivare poi a Prato con Ludovica Tripodi sulla prostituzione cinese.
Sono “Sabbie Mobili”, come si intitola il libro che sarà presentato sabato 30 marzo a LECCE alle ore 17.30 nelle sale del Monastero di San Giovanni Evangelista in Piazzetta Accardo.
Gli autori sono quattro giovani ragazzi che si sono incontrati in un importante progetto accademico finalizzato alla promozione della cultura della legalità in alcune scuole italiane, e che hanno fatta propria quest’esperienza, trasformandola in un’opera letteraria edita da The Freak editori.
Alla presentazione del libro “Sabbie Mobili” saranno presenti Maria Rita Verardo, magistrato, già Presidente del Tribunale per i minorenni di Lecce, Carlo Alberto Augeri, Dipartimento Studi Umanistici Università del Salento, Antonio De Rubertis e Danio Aloisi, dell’associazione Diritti al sud, Pietro Maria Sabella e Sabrina Cicala, rispettivamente CEO ed editor di The Freak editori, e gli autori Ludovica Tripodi, Isabella Inguscio, Giovanni Buccheri, Federico De Giorgi.
Il libro raccoglie quattro racconti, quattro realtà italiane, cittadine e di provincia, nella loro attualità, nella loro quotidianità. Sabbie mobili è un tuffo nel presente, attraverso cui ci si misura con diversi modi di concepire l’altro, il mondo, la legge. Senza morale, senza altro filtro che non sia la semplicità di una descrizione cruda, secca, che non indugia. Immersi a metà, di Isabella Inguscio, Lasciarsi affondare, di Ludovica Tripodi, In apnea, di Giovanni Buccheri e Per una boccata d’aria, di Federico De Giorgi, sono la climax attraverso cui è facile scovare la profonda radicalizzazione di un modo di pensare mafioso, criminale, strafottente, vivo nel nostro Paese molto più di quanto si sia disposti ad ammettere. Ma, anche, di come la bellezza di gesti semplici, atavici, stentino a venire risucchiati nella china del disagio, del rancore, dell’indifferenza. Il lettore si trova, così, ad affrontare alcune fondamentali domande della nostra epoca, alle quali è giunto il momento di dare una risposta. È un libro vivo, per vivi.
La prefazione dell’opera, a cura di Pietro Maria Sabella e di Sabrina Cicala, anticipa cosa si prova, nel procedere di racconto in racconto, con la prospettiva di chi, questi ragazzi, li ha conosciuti dal principio, sin da quando è cominciata a maturare in loro l’esigenza di trasformare la loro esperienza in qualcosa di diverso: in narrazione scritta.
“Queste storie esprimono il nostro smarrimento generazionale, culturale e sociale; lo mettono sotto i nostri occhi con durezza e crudezza, senza moralismi o suggerimenti. I quattro autori lo fanno con grande semplicità, con quella forza d’animo che possiede solo chi ha il coraggio di credere che sia ancora importante raccontare le nostre città e l’autenticità opaca dei suoi abitanti, adottando un registro linguistico e culturale moderno, privo di fronzoli e di vie di fuga dal dramma che ci viene incontro.”
La copertina è a cura di Giulia Ferrucci. L’opera è acquistabile sul sito della Casa editrice di The Freak Editori https://casaeditrice.thefreak.it/ e in alcune librerie indipendenti indicate sul sito stesso.
The Freak editori è una Casa editrice nata a Roma nel Gennaio 2016 da un gruppo di giovani del Mezzogiorno italiano che hanno voluto investire nell’Editoria e nella cultura, facendo delle proprie passioni una vera e propria attività di impresa. Sin dal 2012, però, The Freak è anche un giornale online dedicato alla poesia e alla letteratura emergenti, con attività di talent scounting nei settori di Arte, Musica, Teatro, Cinema, Food e attualità (www.thefreak.it). Oggi le due anime, del giornale e della Casa editrice, convivono. La casa editrice ha già all’attivo tre pubblicazione di poesie, Limarubra, Le cose e Arilli di melograno, una di narrativa, Visioni apocrife, e due titoli della collana di riscoperta di classici della letteratura poco noti: ‘U ciclopu, di Luigi Pirandello, e Il sogno di Guglielmo, di Gildo Matera.