MELISSANO (Lecce) – Si terrà domenica 31 marzo, alle ore 18, presso il Centro culturale “Q. Scozzi” in via Piazza Vecchia a Melissano, la quattordicesima edizione del “Premio Flavia Inguscio e Vittorio Velotti”, organizzato dalla delegazione di Melissano e dalla sezione provinciale della Lilt.
Quest’anno il Premio, tradizionalmente previsto per l’8 marzo, ha subito, giocoforza, delle modifiche sia nella data, sia nell’intitolazione. Il 22 dicembre scorso, infatti, è venuto a mancare Vittorio Velotti, fondatore della delegazione melissanese della Lilt – nata nel 1992 – e ideatore del “Premio Inguscio” che volle dedicare alla moglie Flavia, a lui legata non solo da un lungo tragitto di vita, ma anche dall’impegno in prima fila nel volontariato e nella stessa Lilt. La data dell’8 marzo, infatti, non è casuale: in quel giorno ricorre il compleanno di Flavia, poi scomparsa nel gennaio del 2005 all’età di 59 anni.
Il Comitato organizzatore del “Premio Flavia Inguscio”, pertanto, ha ritenuto doveroso modificare il nome dell’evento da “Premio Flavia Inguscio” a “Premio Flavia Inguscio e Vittorio Velotti” in memoria dell’amico Vittorio.
La finalità del Premio “Flavia Inguscio e Vittorio Velotti” è di rendere merito al mondo del volontariato e, soprattutto, a chi svolge un tipo di volontariato che rifugge dalla visibilità e che si alimenta nel silenzio e nell’umiltà. Saranno premiati operatori sanitari e non sanitari sulla base delle schede di segnalazione ricevute dalla Commissione esaminatrice, presieduta dal prof. Enrico Corvaglia (già primario nei reparti di Pediatria degli ospedali “Francesco Ferrari” di Casarano e “Vito Fazzi” di Lecce) e coordinata dal dott. Giuseppe Serravezza, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica presso gli ospedali di Casarano e di Gallipoli.
Nel corso della serata, presentata dalla dott.ssa Monia Saponaro, saranno assegnati due premi principali, due premi alla memoria, tre menzioni speciali e diverse segnalazioni di merito. I premi sono realizzati dal maestro Orlando Sparaventi di Parabita e rappresentano delle api, “simbolo del mondo del volontariato perché sono laboriose e non chiedono mai nulla in cambio”, come amava ripetere Vittorio.
Sono previsti due intermezzi musicali. Si esibiranno il sassofonista Alessandro Malagnino e il duo Bianca Scategni-Tommaso Reho, flauto e pianoforte.