LECCE – Sabato 4 e domenica 5 maggio nelle sale dell’Asd Fluid in Via Ferrando Nicolò a Lecce con il seminario la “Composizione istantanea e l’improvvisazione” a cura di Paolo Cingolani, della compagnia Allen’s Line di Julyen Hamilton prosegue Pratiche corporee. Il progetto de La Fabbrica dei Gesti, con la direzione artistica di Stefania Mariano, co-finanziato dal programma straordinario 2018 in materia di cultura e spettacolo della Regione Puglia, da gennaioe sino a giugno propone, infatti, un programma di percorsi di studio e di formazione orientato alla scoperta, allo studio e alla sperimentazione di arti sceniche, espressive e performative con danzatori, attori, registi, coreografi conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero.
Il laboratorio proposto è incentrato sulla pratica dell’improvvisazione come forma immediata di creare arte e spettacoli. Questa chiara intenzione, rende il metodo di studio diretto e pragmatico verso il movimento, ma allo stesso tempo lo rende aperto e sensibile alla ricerca di una propria poetica personale. La costruzione di coreografie, così come la loro interpretazione, avviene nel flusso immediato del presente. Coreografo ed interprete convivono, si alternano e si sovrappongono nella creazione di movimenti e frasi di danza nell’immediatezza del momento presente. Dal 2012 Paolo Cingolani è membro della compagnia Allen’s Line di Julyen Hamilton. Allen’s Line ha presentato le sue produzioni a Berlino, Bruxelles, Parigi, Strasburgo, Oslo e Roma. Negli ultimi anni, Paolo si è inoltre dedicato a creare spettacoli con altri artisti, ballerini, musicisti e visual designer. In questo contesto di libero professionista, si è esibito ampiamente in Europa (2005-2018) attraverso assoli, duetti e lavori di gruppo. Come insegnante, ha sviluppato una sua personale tecnica risultante dalla combinazione del Tai-Ji Qi Gong con i principi della danza contemporanea. Dal 2006 insegna danza all’interno di scuole, istituti e festival di improvvisazione in Europa come negli Stati Uniti.
Il programma di Pratiche Corporee proseguirà con Giorgio Rossi, co–fondatore dell’Associazione Sosta Palmizi‚ sigla sotto la quale‚ in 30 anni‚ hanno lavorato oltre 400 danzatori e non, con “Immaginare per danzare” (dal 23 al 26 Maggio ai Cantieri Teatrali Koreja) e Rita Petrone, socia fondatrice della Dance Gallery di Perugia, un’organizzazione no profit che si occupa di danza e linguaggi del corpo dal 1994, con “Abitare il gesto” (dal 7 al 9 giugno nelle sale dell’Asd Fluid in Via Ferrando Nicolò a Lecce). Per tutti i seminari sono previste borse di studio e agevolazioni.
Giorgio Rossi, come direbbe E. Satie‚ “è un mammifero danzante”. All’età di 4 anni‚ vedendo il clown svizzero Dimitri esibirsi nel surreale tempo della scena‚ ha capito che il teatro era la sua vita. Deve la sua fortuna artistica all’aver potuto assistere ai lavori di grandi maestri (Kantor, Brook, Bausch, Carlson), con alcuni dei quali ha imparato l’arte scenica‚ sia come allievo che come interprete. Nel 1984‚ è co–fondatore della Sosta Palmizi‚ sigla sotto la quale‚ in 30 anni‚ hanno lavorato oltre 400 danzatori e non, che hanno trovato lavoro nelle maggiori compagnie di teatro danza italiane ed europee o hanno fondato propri gruppi: alcuni di questi fanno parte del nucleo dell’associazione come Artisti Associati. Con i suoi spettacoli‚ oltre 30 produzioni, ha girato il mondo‚ grazie all’universalità dell’arte poetica del movimento. In questi anni ha collaborato con artisti provenienti dai più svariati ambiti come: Andrea Pazienza, Paolo Fresu, Bernardo Bertolucci, Terry Gilliam, Stefano Benni, Paola Turci, Lucia Poli, David Riondino, Paolo Rossi, Banda Osiris, Gabriele Mirabassi, Danilo Rea, Elisabetta Pozzi, Jovanotti e tanti altri, oltre a lavorare con persone di ogni età, con gli studenti, comunità terapeutiche e gruppi di recupero sociale.
Rita Petrone è socia fondatrice di Dance Gallery, è attualmente membro del Consiglio Direttivo di cui è stata Presidente dal 2006 al 2016. Inizia la sua formazione di danzatrice ed insegnante a Napoli. Approfondisce lo studio della danza contemporanea a New York. Si trasferisce a Parigi per studiare con Carolyn Carlson, G. Gatecloud (tecnica Graham), M. Ahmada (tecnica Cunningham), Anne Dreyfus (tecnica Limon), Bruno Collinet, Christopher Huggins e Jean Yves Ginoux che diventano i suoi punti di riferimento per le metodologie d’insegnamento. Dal 1990 insegna danza contemporanea (metodo Nikolais) e modern-jazz. Nel 1994 si trasferisce a Perugia dove fonda Dance Gallery e Umbria Danza ed inizia a dedicarsi, oltre che all’insegnamento, anche alla coreografia. Con alcune delle sue creazioni partecipa a rassegne e concorsi in diverse città italiane. Collabora con coreografi di fama internazionale sia come danzatrice sia come assistente coreografa. Dal 2008 è docente presso l’Accademia delle Arti di Arezzo per lo svolgimento dello Spring Semester Dance Performance, e dell‟MFA – programma per master in arti sceniche-, in partnership con la facoltà di danza del Muhlenberg College di St. Allentown, Pennsylvania (Stati Uniti). Attualmente è docente di Danza Contemporanea e assistente di produzione al Balletto del Sud, scuola e compagnia di danza diretta da Fredy Franzutti.
La Fabbrica dei Gesti, nata nel 2007, diretta da Stefania Mariano è uno strumento di ricerca artistico, creativo, espressivo, attraverso il quale fare esperienza, vivere e viversi, entrando in relazione con se stessi e con l’altro. È un “canale di trasmissione” che trasferisce pratiche, contenuti, metodologie, strumenti, informazioni, attraverso cui poter ricercare e ri-cercarsi, esplorare ed esplorarsi, osservare ed osservarsi. Dal 2013, inoltre Stefania Mariano, danzatrice e coreografa, Marcelo Bulgarelli, attore e regista brasiliano, e Claudio Prima organettista e compositore salentino, hanno attivato un processo di ricerca di un linguaggio scenico originale. Questo processo ha luogo a partire dalla pratica, dal contatto e dal dialogo tra le dinamiche popolari (la musica, il gesto, la danza, le tradizioni, i riti) e i principi che costituiscono l’azione fisica all’interno del sistema di Biomeccanica teatrale di Meyerhold, incentrati sul lavoro dell’attore/danzatore/musicista, e lo studio, la conoscenza, la scoperta, la relazione, del e con il nostro corpo, come detentore dei nostri gesti, delle nostre posture, del nostro ritmo, delle nostre memorie, attraverso il quale ci “muoviamo” nel mondo. Questo linguaggio artistico è presente in tutti i percorsi di formazione laboratoriali e gli spettacoli de La Fabbrica dei Gesti.