BARI – La Vitruvians Performing Arts porta in scena il 12 maggio al Teatro Palazzo di Bari una nuova rivisitazione della fiaba più famosa di tutti i tempi: “Aladdin, il Musical – Il Cuore decide in Oriente”, sul filone dei grandi classici riproposti sul grande schermo e a Broadway.
Il musical per la regia di Francesco Zeffiri, con le coreografie di Valentina Vitone e la direzione musicale di Michele Cattedra, è incentrato sul racconto dell’iconica fiaba de ‘le mille e una notte’, che ha incantato nella sua semplicità generazioni di grandi e piccoli. Il progetto anticipa l’uscita del film nelle sale cinematografiche mondiali, ma il teatro a differenza dell’esperienza cinematografica renderà la percezione del pubblico decisamente più trascinante e realistica. Lo spettacolo vede la presenza dei famosi brani cantati interamente in italiano e mantiene i personaggi principali della vicenda, non mancherà qualche piccola novità come delle nuove figure divertenti e decisamente strambe.
La fiaba è ricca di simbolismi e metafore che in questa nuova versione sono sottolineati e amplificati. Continua la ricerca sul tema delle connessioni umane affrontate grazie al progetto “Connessioni” cofinanziato da Regione Puglia. Questa volta il tema portante è la società orientale e i suoi valori filosofici, culturali e le relazioni umane, come il ruolo della donna nella società, rivisitando il concetto della narrazione e della favola come patrimonio culturale che lega tra di loro le persone divenendo un concetto di connessione sociale.
Il cast è composto da: Claudio Cammisa (Aladdin), Claudia Cusumano (Jasmine), Giovanni Lagioia (Il Genio), Pierluigi Falotico (Jafar), Luca Piscitelli (Jago), Davide Lorusso (Il Sultano), Chiara Mattia (Shadia), Michele Carella (Andalù), Giuseppe Visaggi (Alibubù), Francesco Zeffiri (Abu), Laura Bovino (il Tappeto), Federica D’Innella (Caverna delle Meraviglie), Debora Traversa, Francesca Lupoli, Alessia Sirago, Alessia Sannicandro, Alessandra Di Lalla (Le Odalische), Luca De Martino, Bruno Kuqi (le Guardie), Luigi Nigro (il Popolano).