MOLA DI BARI (Bari) – Giganti, come certe vette montane. Ma titani della musica, da Paganini a Mendelssohn, da Rachmaninov a Robert Schumann. Accanto a compositori meno frequentati, sono gli autori scelti dal violoncellista svizzero Claude Hauri e dal pianista Corrado Greco, ovvero il Duo des Alpes, per il concerto in programma sabato 11 maggio (ore 21), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le Stagioni 2019 dell’Agìmus dirette da Piero Rotolo. E per il programma di questo recital, i due talentuosi musicisti non hanno dimenticato il centenario della morte di Ruggero Leoncavallo e il bicentenario della nascita di Clara Schumann.
Concertisti con un’affermata carriera internazionale, sia in ensemble che da solisti, con partecipazioni a manifestazioni prestigiose come il Ljubljana Festival e Nancyphonies, Claude Hauri (con il suo splendido violoncello Gian Battista Zanoli del ‘700) e Corrado Greco accompagnano il pubblico nel cuore dell’Europa musicale dell’Ottocento e del Novecento. Così, dalle sponde del Lago Maggiore, con la Serenatadi Leoncavallo, puntano verso Vienna con le Variazioni scritte da Franz Danzi su “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart, prima di bussare alle porte di San Pietroburgo con Vocalise di Rachmaninov. Poi, con un balzo, si giunge ai piedi del Monte Ararat con Impromptu dell’armeno Alexander Arutiunian prima del ritorno in Europa, tra Amburgo e Lipsia con Lied ohne Worte op. 109 di Mendelssohn, a Bonn conPhantasiestücke op. 73 di Robert Schumann e la Prima romanza op. 22 di Clara Schumann. Quindi, tappa a Parigi con l’Allegro appassionato op. 43 di Saint-Saëns, a Praga con l’Arlequin di David Popper, e capolinea in Italia con le Variazioni sul Mosé di Rossini scritte da Paganini e Czardas di Vittorio Monti.
Biglietti 10 euro (ridotti 8 e 5 euro)