GIUGGIANELLO (Lecce) – Ritorna per il ventinovesimo anno consecutivo l’appuntamento con la Sagra di San Giovanni.
Un rito antico, un luogo magico e spirituale perpetuato e custodito nel corso dei secoli e dal 1990 affidato alle cure del Centro di Cultura di Giuggianello.
Ricca di significato, magia e spiritualità la sagra e la festa che da sempre si svolge nei giorni della luce, del solstizio d’estate, nell’uliveto secolare della collina del Mito di Ercole li proprio dove Aristotele narra della battaglia fra i giganti, li dove maestosi blocchi di pietra vegliano fin dalla notte dei tempi i pastorelli trasformati in albero d’ulivo dalle ninfe, solo per il fatto di averle sfidate nell’arte della danza. Li dove i monaci bizantini, attraversando l’adriatico, scelsero di ricavare dal tenero banco roccioso posto a 120 metri sul livello del mare, una cripta dedicata al culto di San Giovanni che, tramandato da generazione in generazione, ancora oggi vive e racconta della nostra storia, delle nostre radici che gli antichi hanno impresso e trasmesso alla ricerca di un bene comune, di un propizio evento.
Tra l’odore di iperico, salvia, rosmarino e macchia mediterranea bagnati dalla magica rugiada. La notte ha reso le piante magiche sotto il benevolo sguardo di San Giovanni. Da secoli, nel Salento, si tramanda la magia della notte catturata dalla rugiada che si posa sulle erbe, sui prati e sui fiori selvatici. Magia racchiusa in tante piccole gocce d’acqua pronte ad essere utilizzate come balsamo rigenerante e fertilizzante su tutto il corpo, per debellare ogni male e dare nuova forza ed energia.
Il tutto racchiuso dalle voci e dai suoni di musica popolare, onde vibranti, cariche di energia e propizi lunghi secoli di storia e tradizione. I canti dei nostri padri che racchiudono le intenzioni, le memorie, la fatica e l’energia di un passato svelato alla prima flebile luce del sole pronta a far brillare quelle piccole e tante gocce di magia.
La festa nell’uliveto più magico del Salento Meta obbligata nel weekend che va tra il 22 e il 24 giugno 2018 è Monte San Giovanni a Giuggianello. Tre serate tra ottimo cibo, il piatto forte come sempre è l’agnellone al forno con patate, buon vino, birra e un panorama mozzafiato sospeso a 120 metri sul livello del mare tra ulivi secolari e macchia mediterranea.
SABATO 22 GIUGNO DOMENICA 23 GIUGNO LUNEDI 24 GIUGNO Il Rito Bizantino Sarà la rotta tracciata da secoli di storia quella che ci porterà all’essenza delle origini del rito religioso. Un percorso avviato già l’anno scorso in occasione del Quarantennale del Centro (vedi qui) quello con la Chiesa di rito bizantino presente a Lecce guidata dal Papas Nik Pace della Parrocchia di San Nicola di Mira dell’Eparchia di Lungro. Domenica 16 giugno ore 18:30 presso la cripta di San Giovanni a Giuggianello celebrazione dei vespri secondo il rito bizantino. Celebra Papas Nik Pace parroco della Chiesa di San Nicolò a Lecce, Eparchia di Lungro.
Lunedì 24 giugno ore 18:30 Santa Messa presso la cripta di San Giovanni a Giuggianello. Celebra Don Gino Bortone.
Sul palco la tradinnovazione dei Mascarimirì, l’el-etnofolk campano con i Terraemares e balera night con i Riviera Salentina
ore 21:30 spazio alla tradinnovazione di Claudio Cavallo nel rinnovato progetto dei Mascarimirì.
ore 21:30 Balera night con i Riviera Salentina
ore 20:00 distribuzione gratuita di formaggio e vino secondo l’antica tradizione
ore 21:00 el-etnofolk campano con i Terraemares
Cammino di comunione e fratellanza con la Chiesa di rito bizantino
Gli appuntamenti religiosi di quest’anno: