BORGANE (Lecce) – “La comunità è l’epicentro di Borgoinfesta”: con questa affermazione di Angelo Pellegrino, presidente dell’APS ‘Ngracalati, si è aperta questa mattina, presso il Convitto Palmieri, la conferenza di presentazione delle novità della 15esima edizione di Borgoinfesta, accompagnata dalla seconda di Off, Ortometraggi Film Festival, che si terrà dal 7 al 9 giugno a Borgagne, frazione di Melendugno. “Borgoinfesta nasce, 15 anni fa, proprio in funzione della comunità. Bif è Voci di terra, le fa parlare, esprimere, utilizzando tutte le forme di comunicazione immaginabili, dal canto all’artigianato, dalla narrazione all’agricoltura. Non è un festival semplice da raccontare perché va vissuto in prima persona”, racconta ancora Angelo Pellegrino, che dal 2005 porta avanti il festival eco-culturale all’insegna della sostenibilità e del vivere in armonia con la natura e le nostre radici.
Alla conferenza hanno preso parte oltre al presidente dell’associazione, l’assessore alla cultura della Regione Puglia Loredana Capone, la consigliera del Comune di Melendugno Sara Candido, Luca Bandirali in rappresentanza dell’Apulia Film Commission, e ancora Franco Ungaro, direttore di AMA, Accademia Mediterranea dell’Attore, e co-direttore di Brgoinfesta, il direttore artistico di Off, Carlo Conversano e il vicepresidente dell’APS ‘Ngracalati Francesco De Musso.
“La prima volta che ho partecipato a Borgoinfesta mi è sembrata un’esperienza commovente, indimenticabile – ha aggiungo l’assessore Loredana Capone – Se io fossi un turista che visita Borgagne vorrei trovare esattamente quello che Borgoinfesta offre: le storie messe in scena da Franco Ungaro con i costumi distintivi del passato, l’orchestra formata da strumenti di lavoro dei campi, bancarelle artigianali autentiche e tanto, tanto altro. Quando Angelo mi ha raccontato del momento di difficoltà vissuto dal festival, non abbiamo esitato neanche un momento a supportare questa manifestazione che fa da apripista all’estate salentina e si propone l’obiettivo di conservare delle tradizioni importanti innovandole come con l’idea del forno di comunità, oggi realizzato in calce di canapa grazie alle novità della bioedilizia, che per me rappresenta un personale ricordo d’infanzia. Borgoinfesta rappresenta per me il sogno di ritrovarsi in una casa di famiglia dove i prodotti sono genuini, sani, e il racconto è vissuto, si sta bene insieme in un dialogo e uno scambio culturale continuo e autentico”.
“Grida di terra è uno spazio in cui la comunità si ritrova a discutere delle tematiche ambientali più impellenti per il territorio -spiega Franco Ungaro, direttore AMA e co-direttore artistico di Bif-Chiamo delle persone a parlare in merito alle emergenze ambientali come Tap e Xylella. Quest’anno, ad esempio, un gruppo di adolescenti di Matera porterà una parte del progetto sul Purgatorio di Dante Alighieri al cui interno hanno inserito dei testi di Greta Thunberg”. All’interno dello spazio di Grida di Terra, nei tre giorni, si alterneranno interlocutori e gridatori diversi: dalle grida delle mamme del rione Tamburi a quelle dall’Africa con Monsignor Martin Adjou, Vescovo del Benin a quelle del Salento con Domenico Scordari e Andrea Carlino, ogni confronto sarà aperto dall’ouverture di Marco Poeta.
In rappresentanza del Comune di Melendugno, la consigliera Sara Candido ha portato i saluti del sindaco Marco Potì esprimendo tutta la soddisfazione dell’Amministrazione per un evento che da 15 anni promuove il territorio e il suo legame con le radici: “Bif è una magia di colori, profumi, arte e cultura che va necessariamente assaporato per capirlo”.
Poi la parola è passata a Luca Bandirali, del CdA di Apulia Film Commission, presenti al festival a supporto di OFF, Ortometraggi Film Festival, alla seconda edizione: “Nell’assoluta centralità della filiera cinematografica presso la nostra regione, questo festival di cortometraggi rappresenta una proposta molto libera e articolata e pertanto molto interessante. Le tematiche ambientali possono trovare un impulso molto forte e avere un impatto notevole sul pubblico, pertanto continueremo a supportare questa manifestazione e invitiamo Ortometraggi ad andare sempre oltre”.
Il festival, che si affianca a Borgoinfesta, è stato raccontato da Carlo Conversano, direttore artistico: “Off racconta l’ambiente ma soprattutto come l’uomo si rapporta ad esso. C’è molta filosofia dietro ogni cortometraggio presentato. Ce ne sono arrivati 850 da registi provenienti da 87 nazioni diverse ed è stato un duro lavoro selezionarne i più attinenti. In anteprima, infatti, abbiamo proiettato al Cineporto di Lecce i fuori concorso che vertevano su tematiche prettamente sociali lasciando a Borgagne la proiezione di quelli a tematica ambientale. Attraverso Ortometraggi Film Festival vogliamo rimarcare la linea di valori già segnata da Bif negli ultimi 15 anni raccontando la terra con una ulteriore forma di comunicazione”. Sabato 8 e domenica 10 presso l’oratorio di Sant’Antonio si svolgeranno due incontri coi registi per approfondire le loro opere, mentre presso il Largo Castello Petraroli nelle tre serate saranno proiettati i corti in concorso. Una giuria di prestigio composta da Paola Crescenzo, Presidente di giuria, regista e documentarista, Ivo Kara Pesic, dir. Art. Kinookus Food Film Festival, Gianluigi De Stefano, autore Rai, Franco Ungaro, direttore Accademia AMA, Marcello Longo, Presidente Slow Food Puglia, Gianpaolo Priore, Responsabile dei presidi Slow Food Puglia, con la presenza speciale di Marco Giusti, noto regista e critico cinemtagrafico, valuterà le opere e domenica, alle ore 22.30, si procederà alla premiazione dei primi classificati.
GLI EVENTI DI BIF
Venendo alla manifestazione centrale e agli eventi imperdibili di Bif, come sempre tutto si svolgerà attorno al piccolo centro storico, presso il frantoio ipogeo, lungo le corti caratteristiche e sul piazzale antistante il Castello.
Come sempre, grande spazio alla musica: venerdì 7 giugno saranno Nicola Briuolo e Giovanni Amati ad aprire il festival con “Terre arse”, mentre in seconda serata sarà la storica band dei Mascarimirì ad accendere piazza Sant’Antonio assieme ad Anna Cinzia Villani, una delle maggiori interpreti della tradizione musicale salentina.
Sabato 8 giugno, alle 20.45, si esibiranno Valentina Negro e Salvatore D’Alba in “Voce, pianoforte ed altri giocattoli” proponendo brani editi con arrangiamenti legali alle sensibilità del gruppo formatosi nel 2008 mentre, dalle 22.30, spazio ad una delle colonne portanti di Bif, la Unzapzap Bif Band diretta da Luigi Morleo con Francesco Palazzo, Giuseppe Scarati, Stefano Morciano, Roberto Gagliardi, le guest star Lucilla Galeazzi e Alessia Tondo e, ovviamente, tutti i suonatori amatoriali di attrezzi da lavoro che insieme formeranno un ensemble di musica popolare che porta sul palco i suoni del mondo agricolo.
Alle ore 23.35 il gruppo di musica popolare Aranee chiuderà il sabato sera di Borgoinfesta con contaminazioni che vanno dall’irish music ai suoni del Maghreb andando a confluire in quelli balcanici. I virtuosismi dei pluristrumentisti Salvatore D’Alba e Claudio Miggiano, la chitarra ritmica di Luciano Santo, i tamburi a cornice e le voci di Consuelo Alfieri e Francesco De Donatis rendono i concerti live veri e propri eventi.
Domenica 9 giugno, per l’ultima serata, aprirà lo spazio di Borgoincanto la “voce abisso” di Gastone Pietrucci accompagnata da uno tra i migliori chitarristi acustici italiani, Marco Poeta, in un nuovo progetto musicale suggestivo e inaspettato che vede assieme due grandi interpreti della tradizione.
Alle 23.00, poi, il finale è ad appannaggio del Canzoniere Grecanico Salentino, il primo gruppo di musica popolare salentina formatosi in Puglia caratterizzato dall’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità. Nel 2018 il CGS viene premiato come miglior gruppo fi world music al mondo dai Songlines Music Awards.
E poi ancora Bogoinfesta è anche Borgonarrando con “Versi alle finestre”, quest’anno dedicato alla poetessa e scrittrice Wilma Vedruccio che è stata tra i primi sostenitori del festival e il cui impegno ha portato alla creazione di uno spazio che anche quest’anno si ripeterà, “Passeggiando” con gli amici del gruppo “Fra le Scrasce” e “La scatola di Latta”, a cura di Concetta Trovè, per andare alla scoperta delle erbe spontanee e della loro origine.
Tutt’intorno Borgoinfesta continuerà a scorrere con i suoi eventi permanenti: Cibi che fanno comunità, nel quale si viaggerà tra ricordi, mancanze e felicità attraverso piatti che raccontano una storia vicina e lontana, ma non mancheranno le bancarelle del gusto; BorgoArte con le mostre all’interno della Chiesa Madre, “Legni, pietre e terre della nostra terra” di Vito Russo e “Pietre vive salentine” di Fernando Caputo, “Fra le scrasce” nel frantoio ipogeo e presso Palazzo Danieli la mostra solidale “Ortoartè”; Borgoditerra con storie da raccontare che vanno dalla canapa al tabacco; Borgo fratellanza a cura del Gruppo Solidarietà Ngracalati e Gruppo Giovani Oratorio Sant’Antonio Borgagne; Borgo baracca per il progetto solidarietà 2019 e ancora arte e artigianato solidale dai nostri ragazzi agli amici di Ouenou a cura degli alunni dell’I.C. “Rina Durante” e dell’Oratorio S. Antonio di Borgagne; Borgo Museo con “Memorie di Comunità” e Borgo Artigiani con i mastri che intrecciano giunghi e scolpiscono la pietra leccese.
Musica, cibo, grida di terra, poesia e narrazione, arte, imprenditoria sostenibile, solidarietà, e ancora mostre e artigianato, spettacolo e cinema si intrecciano anche quest’anno in un armonioso tributo alla terra, al vivere sostenibile, alla comunità allargata di Borgagne che accoglie tante culture per dare ancora più risonanza al concetto di rINvoluzione ed ecosostenibilità.