Prosegue domani 8 giugno la rievocazione e banchetto storico nel castello di Castrignano de’ Greci

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CASTRIGNANO DE’ GRECI (Lecce) – Fiaccole e candelieri illuminano le possenti mura, un lungo tappeto blu segna il cammino verso la soglia, compaiono giullari e artisti di corte, che all’ingresso annunciano l’arrivo di Duchi, Duchesse, Baroni e Conti, titoli che anche l’8 giugno saranno attribuiti a ciascun commensale. Al castello di Castrignano de’ Greci si vivono le magiche atmosfere del Rinascimento nella serata evento “A Cena con la Duchessa”, spettacolare rievocazione storica e ricostruzione gastronomica, ideata da Sara Latagliata, chef manager di Nobili Pasticci. L’edizione 2019 è ispirata al mondo delle favole, come raccontano le foto di Sergio de Riccardis e Pablo Peron fatte per la campagna di comunicazione ai partner della serata. All’arrivo ogni partecipante riceve una busta con tanto di sigillo in cera lacca, scopre la sua identità di nobile salentino e indossa un dettaglio della moda del tempo: il mantello per gli uomini e la gorgiera per le donne. Poi fa il rito del lavaggio delle mani nelle anfore di terra cotta con acqua odorosa ed è guidato al tavolo. A cena si celebra il matrimonio tra Nicola de Gualtieris e Porzia Paladini: quattro portate intervallate da momenti di spettacolo con gli attori di Improvvisart. Per il menu Sara si è ispirata al manuale di cucina rinascimentale di Bartolomeo Scappi, cuoco segreto di Papa Pio V, tenendo conto della sensibilità dei moderni palati, utilizzando le eccellenze enogastronomiche pugliesi e presidi Slow Food regionali. A ogni portata si abbina un vino diverso, servito dai Sommelier dell’Ais di Lecce trasformati per l’occasione in Coppieri e Bottiglieri; mentre gli studenti dell’IPSEO di Otranto e Santa Cesarea Terme sono i piccoli cuochi e i servitori in costume che, guidati dai Professionisti della Sala del Chiostro dei Domenicani, danno vita al grande teatro della tavola. Un banchetto rinascimentale coinvolgente, appassionante ed esilarante, uno spettacolo, dove tra le portate si sussegue il racconto del castello, il suono suggestivo di strumenti d’epoca e uno spettacolo di improvvisazione teatrale.