L’Odore del Sacro: aromi e religioni a Tenuta Mosè

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SANNICOLA (Lecce) – Sono coinvolti i cinque sensi nell’evento organizzato il 20 luglio a Sannicola, nel giardino fantasmagorico di Tenuta Mosè, dimora settecentesca a un passo da Gallipoli. Il tema è originale: L’Odore del Sacro: aromi e religioni. Ideatore e coordinatore Gabriele Toma, titolare dell’Olfattoteca di Tuglie, non una profumeria qualsiasi, ma un luogo che ha cento anni di vita, dove si riscopre l’arte e il piacere di perdersi tra le essenze e i sensi, in un percorso che elogia la lentezza e la cura dell’anima. Da dieci anni propone con la figlia Sarah-Teresa incontri a tema sulla storia dei profumi e quello organizzato nella bellissima Tenuta Mosè è particolarmente intrigante.

 

Che profumo ha la fede? Quello dell’incenso verrebbe da dire a noi cristiani, ma anche della mirra, del cinamomo o cannella per gli ebrei, quello legnoso dell’oud (il legno di agar e l’olio che ne deriva) per l’Islam, ma anche per il Buddismo, il Tao, il sandalo per l’Induismo e poi la rosa, il gelsomino, l’ambra.

 

Si può scoprire nel corso della serata, che vedrà conversare tanti esperti di sacro e profano in chiave di profumi e fragranze, moderati dal giornalista e scrittore Piero Antonio Toma. Interverranno il padre domenicano Francesco Maria Marino, dottore in scienze ecclesiastiche orientali e rettore del Santuario Madonna della Coltura di Parabita e l’epatologo e tossicologo Cassio Scategni, studioso dell’odore del sacro. E poi il milanese Martino Cerizza, docente di arti olfattive a Bologna ed esperto naso compositore, Mauro Malatini erborista e “profumiere dell’anima” e la creatrice olfattivaSarah-Teresa Toma, che nel corso della serata creeranno delle fragranze legate alle religioni e in sintonia con il tema sarà presentato anche il profumo “Alone” di Mauro Malatini.

 

Non mancherà la musica, grazie al maestro Enrico Zullino, violoncellista, pianista, compositore e direttore di orchestra, né il buon cibo, con le proposte a buffet dello chef Giuseppe Leone del ristorante Il Petrosino di Tenuta Mosè, che preparerà dei piatti legati alle tre religioni (Ebraismo, Islam e Cristianesimo) e il pasticcere Alessandro Provenzano di Alda di Tuglie con dolci a tema.

 

Intorno si respira l’eleganza di Tenuta Mosè, un antico casino di campagna, Villa Costa, trasformato in una residenza aristocratica con camere e saloni raffinatissimi, mobili antichi, decori floreali alle pareti, pezzi d’arte e artigianato, con camini e divani per conversare, leggere, ascoltare musica. Sembra di tornare indietro nel tempo tra marmi pregiati, camini, mobili d’epoca, affreschi e statue. Varcato il portone di ingresso si aprono sale e camere eleganti, la Club House, la cucina antica con camino e quella moderna a vista. Una grande sala tutta vetrate, luminosa e accogliente, ospita il ristorante Il Petrosino. Intorno un giardino curato e rigoglioso e la Suite SPA “Le Càriti” per rilassarsi tra bagno turco e jacuzzi e al di là della piscina, un antico pensatoio affrescato.