TARANTO – Paisiello, Mozart e Gluck, tutto in una sera. Una specie di “The Best of…” con arie dalle opere più famose dei tre compositori maggiormente rappresentativi del Settecento, con al centro il musicista tarantino, naturalmente, intorno al quale ruota la “Serata paisielliana” in programma lunedì 9 settembre (ore 21), al Mudi (Museo Diocesano), per il terzo appuntamento del Giovanni Paisiello Festival diretto da Lorenzo Mattei per gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”.
Sarà anche un’anteprima di ciò che accadrà il 20 settembre con la messa in scena nel Teatro Fusco nella nuova edizione critica de “La finta amante”, dalla quale sono tratte le arie che aprono e chiudono il recital di lunedì, un galà lirico che vede impegnati gli allievi dell’Accademia Musicale Isolana con cui il festival sta realizzando l’allestimento dell’opera comica di Paisiello, scritta per la corte di Caterina II. E, infatti, nella “Serata paisielliana” sono coinvolti anche i tre cantanti protagonisti de “La finta amante”, il soprano Fiammetta Tofoni, il baritono Johnny Bombino e il tenore Giorgio D’Andreis (in sostituzione di Matteo Roma, chiamato all’improvviso dalla Scala di Milano), affiancanti in questo florilegio di celebri arie di Paisiello, Mozart e Gluck da altri due soprani, Francesca Sorteni e Sabrina D’Amato, e dal mezzosoprano Elena Caccamo, accompagnati al pianoforte da Christian Schimtz.
Per il pubblico sarà una straordinaria occasione per ascoltare, accanto ad alcune arie del compositore tarantino, tratte (oltre che da “La finta amante”) da “Le gare generose”, “La serva padrona” e “Il barbiere di Siviglia”, passi mozartiani dal “Così fan tutte”, “Don Giovanni”, “Idomeneo” e “Le nozze di Figaro” e da “Iphigenie en Tauride” di Gluck.
Paisiello, com’è noto, fu l’idolo di Mozart. E tra i due, a Vienna, vi fu più d’una occasione d’incontro, messa a frutto dal giovane salisburghese, che nell’arte del maestro tarantino individuò un nuovo modo di intendere la gestualità musicale.
In questo galà operistico, che offre una ricca antologia di brani famosi, la musica di Paisiello è posta, pertanto, in dialogo con due grandi maestri del classicismo viennese, con l’obiettivo di sottolineare quanto nel Settecento, periodo in cui la circolazione di uno stesso stile rendeva uniforme la produzione delle grandi star del melodramma, a fare la differenza fossero il senso del teatro e il dominio della retorica musicale, prassi nella quale Paisiello fu un protagonista assoluto per la sua capacità di unire le istanze della musica alle esigenze delle scrittura scenica.
Il Giovanni Paisiello Festival è sostenuto da Mibact, Regione Puglia, Comune di Taranto, Fondazione Puglia e il supporto degli sponsor Conad, Basile Petroli, Interfidi e BCC di San Marzano.