OTRANTO (Lecce) – Continua la programmazione di Otranto Film Fund Festival – diversity edition. Dopo le attività della summer school con Francesco Ceraolo, Stefano Sardo, Luca Miniero e Perpignani per il FilmLab, la quinta giornata del festival ospita nel pomeriggio Cavalieri Erranti di Koreja, una street performance che interagisce con le opere di Alice Mocellin e si conclude con la raccolta della plastica sul litorale. E ancora musica con Lucia Manca, talk con Sandrone Dazieri e screening dei film in concorso: Be Kind e The Golden Glove alla presenza di registi e interpreti ospiti del festival. Ingresso gratuito.
Quinta giornata per Otranto Film Fund Festival. Le attività di OFFF si accendono sin dal mattino con Diversity Film-makers School all’interno del Castello di Otranto: seminari e contributi teorici esposti da registi, artisti, accademici e professionisti, aperti alla fruizione della cittadinanza e degli appassionati di cinema che sin dal primo mattino prendono posto nella sala Triangolare del maniero aragonese. La giornata di venerdì 13 prevede gli interventi di Francesco Ceraolo su La regia nel XXI secolo tra teatro e cinema; Stefano Sardo su Cinema e serialità, Italia e America; Luca Miniero su Come affrontare un remake. Alle 16 ha avvio il lavoro del FilmLab con Pippo Mezzapesa, Gianni De Blasi e Kristina Sarkite. La pratica del montaggio è affidata a Roberto Perpignani e al suo staff.
Alle 17.30 i Cavalieri Erranti di Koreja si danno convegno nell’atrio del Castello Aragonese di Otranto per poi prendere il largo nei vicoli del centro storico di Otranto coinvolgendo passanti e abitanti. Cavalieri Erranti è una street performance presentata in uno speciale adattamento per il festival, con un messaggio ecologico. Nel suo percorso il corteo interagisce con le opere d’arte e le installazioni di Alice Mocellin, da Naturamorta a Il Mondo è appeso a un filo, ed è accompagnata da una call for action che invita gli spettatori a raccogliere la plastica sul litorale. Alle 19 è il dj set di Lucia Manca allo Spinnaker ad inaugurare Diversity Sound System, mentre alle 19.30 la piazzetta Madonna dell’Altomare accoglie le parole di Sandrone Dazieri per Scrivere il genere, una masterclass che esamina teorie e flussi narrativi, tra colpi di scena, rivelazioni e show down, per andare oltre lo stile e l’immaginazione. Il dibattito è moderato dalla giornalista Claudia Catalli.
Alle 20.30 hanno inizio le proiezioni di Diversity Film Edition alla spiaggia della Madonna dell’Altomare. In concorso Be Kind (Italia, 95’) di Sabrina Paravicini e Nino Monteleone. Be Kind è un film autoprodotto, quasi familiare, nato dal desiderio di Sabrina Paravicini di fare un regalo al proprio figlio, Nino, co-regista del film. “Essere diversi è come un elefante con la proboscide corta: una rarità”. Lo afferma Nino, un bambino di dodici anni a cui è stato diagnosticato a due anni e mezzo un autismo infantile severo, ma non grave. Dopo aver smesso di parlare e di guardare sua madre negli occhi, il suo isolamento interiore minacciava ogni giorno di più l’interazione con gli altri, con il mondo. Oggi, Nino è il protagonista, il centro, il fulcro di un film che riguarda non solo coloro con cui condivide la sua particolarità, ma tutti quelli che, in un modo o nell’altro, sono diversi.
Tra i contributi anche la testimonianza di Roberto Saviano.
La proiezione di The Golden Glove (Germania, Francia, 115’) si sposta al Lido La Castellana, dalle 23. Si tratta del film diretto da Fatih Akin. Il film è ispirato al romanzo dello scrittore Strunk. Narra la storia di Fritz Honka, un serial killer che agli inizi degli anni Settanta adescò e uccise quattro donne. Presentato al Festival di Berlino, la storia è ambientata in un bar di Amburgo, Il Guanto d’Oro. A presentarlo Margarete Tiesel, nel cast del film. The Golden Glove è vietato ai minori di 18 anni, la proiezione chiude la serata del festival.