Giovanni Paisiello Festival, mercoledì 18 settembre “Prima della prima” e concerto dell’Ensemble Aìon

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TARANTO – Il Giovanni Paisiello Festival si avvicina a grandi passi alla messa in scena de “La finta amante”, l’opera del compositore tarantino che verrà rappresentata il 20 settembre nel Teatro Fusco di Taranto. Le prove sono in pieno svolgimento. E mercoledì 18 settembre (ore 18), nel foyer del Teatro, per il tradizionale incontro di presentazione “Prima della prima”, il direttore artistico Lorenzo Mattei illustra al pubblico i contenuti di questa perla del repertorio comico con la regista Alessandra Premoli. L’appuntamento (a ingresso libero) precede il concerto in programma sempre mercoledì 18 settembre (ore 21), al Mudi-Museo Diocesano (biglietti 10 euro), dove l’Ensemble Aìon e il contraltista Vincenzo Franchini disegneranno un ritratto di “Paisiello musicista europeo” confrontando, in una ricca rassegna di stili dell’epoca, il genius loci con alcuni musicisti della cosiddetta “scuola napoletana”, che iniziò a trionfare con Francesco Durante, i pugliesi Leonardo Leo e Niccolò Piccinni e quel Giambattista Pergolesi che fu autore de “La serva padrona” poi musicata dallo stesso Paisiello. Si ascolterà anche uno dei massimi esponenti dello stile francese, Jean-Philippe Rameau, con la sua suite per clavicembalo. Ma il concerto sarà anche occasione per riscoprire uno dei massimi rappresentati del mondo tedesco, Carl Philipp Emanuel Bach, portavoce dello stile patetico.

Il concerto, come si diceva, sarà preceduto, alle ore 18, nel foyer del Teatro Fusco, dalla presentazione de “La finta amante”, che il Giovanni Paisiello Festival propone in una nuova edizione critica con un cast composto dal soprano Fiammetta Tofoni, dal tenore Daniele De Prosperi e dal baritono Johnny Bombino, l’Orchestra da Camera del Giovanni Paisiello Festival diretta da Vsevolod Borzak e la regia (e le scene) di Alessandra Premoli, promettente regista varesina che è stata assistente di Davide Livermore, del quale ha ripreso importanti spettacoli, come il “Demetrio e Polibio” del Rossini Opera Festival al San Carlo di Napoli, prima di realizzare nuove produzioni a proprio nome, tra cui “Silla” di Händel al Palau de les Arts di Valencia e “Gli amori di Apollo e Dafne” di Cavalli all’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik.

Durante l’incontro di presentazione, Lorenzo Mattei e Alessandra Premoli introdurranno il pubblico alle dinamiche teatrali dei melodrammi paisielliani, con particolare riferimento al contesto sociale e culturale della corte russa all’interno del quale venne composta “La finta amante”. E dopo aver rivelato anche alcune scelte registiche, costruite intorno alla figura della protagonista, una merlettaia che con i suoi ricami ha ispirato ad Alessandra Premoli le azioni di tutti i personaggi dell’opera, impegnati a “ordire la trama del loro futuro”, si parlerà di come lo spirito dell’intermezzo comico napoletano venne assimilato dal selezionato uditorio al seguito di Caterina II. La brevità imposta dalle istanze della zarina, stimolò Paisiello a raggiungere una concentrazione drammatica straordinaria e un’efficacia nel ritmo teatrale che ancora oggi rende gustosa questa, come altre operine, di dimensione e numero di personaggi ridotti, ma arricchite da un apporto strumentale ricchissimo e degno di una grande corte come quella russa.