Giovedì 26 settembre l’inaugurazione de “La Casa Di Pandora” realizzata dall’associazione Asfa Puglia a supporto delle famiglie con autismo

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BARI – Sarà inaugurata giovedì 26 settembre “La Casa Di Pandora”, la nuova struttura realizzata dall’ASFA (Associazione a supporto delle famiglie con autismo) Puglia per supportare i minori affetti da autismo.

Ad illustrare gli obiettivi e le modalità del nuovo progetto la presidente di ASFA Puglia Vittoria Morisco, la dott.ssa Raffaella Giannattasio, responsabile clinico del progetto, e la dott.ssa Marcella Palombo, responsabile delle attività integrative ludico/ricreative, alla presenza dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico e di Riccardo Stillavato dell’agenzia di comunicazione Promostudio, che si è occupata della comunicazione del progetto.

Al suo interno gli utenti potranno seguire progetti in rete con le scuole, partecipare a diverse attività ludico-motorie e seguire percorsi grazie ai quali bambini e ragazzi affetti da autismo potranno ricevere tutto il sostegno di cui necessitano grazie all’intervento di educatori esperti. Molto spazio, quindi, sarà riservato alle attività sportive, ai balli e ai giochi, per cui sono previsti un tutor a sviluppo tipico e la presenza di familiari, amici e compagni di classe. Tra le attività in programma, anche un laboratorio di cucina al termine del quale i partecipanti cucineranno per i loro ospiti.

I minori, inoltre, saranno seguiti da un’equipe formata da psicologi e specialisti che lavoreranno attraverso l’applicazione di tecniche scientifiche applicate a questa patologia.

“Quello che presentiamo oggi è un progetto che nasce dalla forza e dalla collaborazione tra famiglie, pubblico e privato, società civile, terzo settore e mondo imprenditoriale, un percorso che ha un valore particolare in quanto parte dalla storia e dall’esperienza di molte famiglie – ha esordito Francesca Bottalico -. È una di quelle iniziative che davvero nasce dal basso, grazie alla determinazione di donne e uomini che hanno voluto donare alla città un nuovo luogo aperto a tutti che non è solo un punto di aggregazione, ma soprattutto di inclusione sociale. Questa struttura, in cui tanti minori affetti da autismo potranno essere accolti e seguiti da specialisti, sarà arricchita dal supporto e dalla collaborazione di altre realtà del welfare cittadino e da chiunque abbia voglia di partecipare alle loro attività. Desidero ringraziarli per quanto stanno facendo, nella speranza che altri luoghi speciali come la Casa di Pandora possano trovare spazio sul nostro territorio e promuovere concretamente quel processo di comunità fondamentale per ogni contesto educativo e di cura reale”.

“Si tratta di un progetto che parte da una sofferenza trasformata in una grande opportunità – ha spiegato Vittoria Morisco -. Così abbiamo reperito le risorse grazie al supporto di diverse realtà imprenditoriali e singole persone che intendono sostenerci e siamo riusciti a ristrutturare l’immobile dove è nata la nostra struttura. Il centro ha come finalità il trattamento del disturbo autistico nei bambini e nei ragazzi, ma sarà soprattutto una casa che ci permetterà di lavorare sulla loro inclusione sociale. Quindi non soltanto percorsi terapici: noi vogliamo fare in modo che terapisti ed educatori si interfaccino tra loro. È un dato molto importante perché questi giovani non hanno la possibilità di accedere a corsi di nuoto, musica, pittura o di giocare a calcetto in assenza di personale che li affianchi. Chi è affetto da questa patologia, infatti, ha delle modalità di apprendimento molto diverse rispetto ai bambini a sviluppo tipico. La Casa di Pandora sarà sempre aperta a tutti e ai contributi di chi vorrà condividere con noi questo percorso speciale”.

 

La “Casa di Pandora”, in via Napoli 391, sarà aperta tutti i pomeriggi dalle ore 14 alle 20; l’inaugurazione si terrà giovedì 26 settembre, alle ore 18.

 

Le famiglie di Asfa Puglia, associazione no-profit nata nel 2017, negli anni sono riuscite a realizzare diversi progetti. Tra questi “La Casa di Pandora”, realizzata grazie alla collaborazione di altre associazioni e cooperative baresi, attive già da anni sul territorio cittadino.