MOLA DI BARI (Bari) – Al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, lunedì 28 ottobre (ore 17.30), prende il via la rassegna «I bambini e le famiglie a teatro» della Compagnia Diaghilev con lo spettacolo «Semino» scritto da Katia Scarimbolo, una produzione La Luna nel Letto e associazione Tra il Dire e il Fare per la regia, le scene e i disegni di Michelangelo Campanale, l’interpretazione di Annarita De Michele e Domenico Piscopo e la voce narrante di Lena Ravaioli.
Nato dalla ricerca di forme alternative di educazione ambientale, lo spettacolo racconta la storia di Mino, che ogni giorno esce da una tana in giardino per raccogliere foglie secche da conservare. Ma un bel giorno in quel giardino gli capiterà di raccogliere anche un seme, lasciato lì, forse non per caso, da una curiosa signora, che scandirà il passaggio delle stagioni e si prenderà cura di quell’incontro. Quel seme porterà con sé altro da scoprire, osservare e raccogliere: solo la capacità di sentire la natura come parte di sé è il presupposto per maturare una vera e propria affettività verso l’ambiente naturale. Non è possibile comprendere la singola parte fino a quando non si è compreso come tutto è collegato, perché l’uomo stesso è visto come parte della natura e non in contrapposizione ad essa. Pertanto «Semino» è metafora della vita in qualsiasi forma si manifesti: è il maschile e il femminile, la parte più esplosiva e più nascosta, l’eterna lotta tra ciò che è e ciò che potrebbe essere, le parole non dette e le parole che si fanno corpo. È il tempo sospeso tra ciò che vorremmo fare e ciò che riusciamo a fare, è l’attesa dell’attimo in cui poter fare esplodere la felicità.
Lo spettacolo è costruito attraverso un mix di teatro fisico, arti visive, video e musica. E la parola si fa danza di gesti legati alla ritualità dello scorrere del tempo, per diventare immagine intrecciata al movimento, ai suoni e ai silenzi.