BARI – Due amici di vecchia data, due grandi artisti che, per un beffardo gioco del destino, hanno visto i propri sogni invertirsi. Alessio Boni, attore, è nato nel 1966, Omar Pedrini, musicista ed ex leader dei Timoria, nel 1967. Il primo, da piccolo, avrebbe voluto diventare una rockstar, l’altro fare l’attore. Uno bresciano, l’altro bergamasco: divisi solo dal lago d’Iseo. Lo spettacolo “66/67” nasce da uno scambio di sogni, e dopo l’anteprima al Napoli Teatro Festival, arriva al Teatro Palazzo di Bari venerdì 1 novembre alle 21 per aprire la stagione 2019-20, diretta da Titta de Tommasi. “Un pezzo della nostra storia” lo ha definito lo stesso Boni convinto, insieme all’amico Pedrini, che alcune canzoni siano poesie. Pezzi di storia collettiva e condivisa dai due artisti desiderosi di far scoprire poesie troppo spesso perdute, perché i testi sono per la maggior parte in inglese e non tutti li comprendono. “Lo scopo di questo concertato – spiega l’attore – è raccontarne il contesto, spiegare il testo di una canzone, per poi farlo apprezzare pienamente con musica e canto. L’augurio è che capendo di più, si gusti di più”.
Intento semplice che prende forma sul palcoscenico grazie alla voce recitante di Alessio Boni (su testi suoi e di Nina Verdelli) e all’interpretazione delle versioni originali di quei brani ad opera di Omar Pedrini e della sua band formata da Stefano Malchiodi alla batteria, Larry Mancini al basso e Carlo Poddighe alle tastiere. Si parte da Blowing in the wind del vate Bob Dylan per entrare nei mondi artistici di John Lennon (Mother), Lou Reed (Walk on the wild side), Pink Floyd (Wish you were here), Simon & Garfunkel (Sound Of Silence), David Bowie (Heroes), Bob Marley (Redemption Song) e tanti altri in un continuo rimpallo appassionante tra parole e musica con qualche sorpresa finale. Il pubblico è invitato a immergersi in brani che hanno fatto la storia della musica dagli anni Sessanta a oggi, ad abbattere la barriera linguistica per ascoltare parole di ribellione e di rabbia, d’amore e follia, di malinconia e giubilo. Parole di magnifica poesia sprigionate in un potente crescendo rock.
Bio – Omar Pedrini è cantautore, chitarrista ex leader, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei Duemila, di una delle più importanti rock band italiane, i Timoria. Altrettanto prolifica la sua attività solista con cinque album all’attivo, l’ultimo dei quali, nel 2017, Come se non ci fosse un domani vantava collaborazioni con Noel Gallagher, Ian Anderson e il poeta beat Lawrence Ferlinghetti. È anche docente nel Master in Comunicazione Musicale per la discografia e i media alla Cattolica di Milano, ha avuto esperienze da attore a teatro e cinema, ha scritto un libro di poesie e nel 2017 è stata pubblicata la sua prima biografia scritta da Federico Scarioni.
Alessio Boni è attore di cinema, tv e teatro. Diplomato nel 1992 all’Accademia nazionale d’arte drammatica con il maestro Orazio Costa, lega i suoi primi passi a grandi nomi come Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Liliana Cavani e Carlo Lizzani. La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana segna la svolta nella sua carriera, con il Nastro d’argento come miglior attore protagonista 2004, ex aequo con i suoi coprotagonisti Fabrizio Gifuni e Luigi Lo Cascio. Vince il Globo d’Oro rivelazione nel 2005 grazie a Quando sei nato non puoi più nasconderti di Giordana e quello come miglior attore, nel 2006, per Arrivederci amore ciao di Michele Soavi. È interprete di fiction tv amatissime dal pubblico (Walter Chiari, La compagnia del cigno fino al recente La strada verso casa) e di molti spettacoli teatrali come Il Dio della carneficina per la regia di Roberto Andò, Anime in fuga e I duellanti, entrambi al fianco di Marcello Prayer e Don Chisciotte, di cui cura anche la regia.
I biglietti, dai 32 ai 40 euro, sono in vendita al botteghino del Teatro Palazzo (c.so Sonnino 142/D), aperto dal martedì al sabato dalle 17 alle 21.