BITONTO (Bari) – Sarà Pupi Avati, il grande maestro italiano, recentemente insignito del premio Cavallini alla carriera, il protagonista del secondo giorno del Bitalk, il festival “diffuso” che fino al 3 novembre animerà i più bei luoghi del centro storico di Bitonto (Bari), con un programma di eventi- per la maggior parte gratuiti- quest’anno dedicati al tema “dal ’68 agli anni di piombo”.
Pupi Avati, 81 anni il 3 novembre prossimo, tra i più apprezzati registi italiani – che con i suoi film ci ha fatto fare un lungo viaggio nell’Italia del Novecento, dal fascismo ai nostri giorni, incontrerà il pubblico giovedì 31 ottobre, alle 20.00 al Teatro Traetta.
Il maestro Avati proprio nel 1968 esordisce cinematograficamente con il suo primo film- la pellicola grottesca Balsamus, l’uomo di Satana- segnando l’inizio di una carriera tra le più interessanti e prolifiche del panorama italiano.
L’indagine sul cinema dell’epoca si completerà con CineFocus Italia70: il cinema di piombo, il ciclo di incontri curato da Paola Gravina – ospitato fino al 3 novembre dalle Officine Culturali in largo Gramsci, 7 – e dedicato ai migliori film dell’epoca, politicamente impegnati, gialli, poliziotteschi e racconti civili, che tra proiezioni e dibattiti si svolgeranno per tutta la durata del festival.
Sul versante delle arti visive, sarà invece Vittorio Sgarbi, alla Chiesa di S. Francesco La Scarpa alle ore 22.00, a coinvolgere il pubblico in un dialogo sul tema L’arte pop: pittori, poeti e contaminazioni. Da Warhol a Rotella, Schifano e molte altre storie, mettendo a confronto i grandi rappresentanti del movimento pop.
Protagonista di venerdì 1 novembre al Teatro Traetta alle ore 20.30, sarà la storica band Il Balletto di Bronzo, una vera e propria formazione pioniera della musica rock progressive nell’Italia degli anni ’70. Formatasi a Napoli nel 1969- originariamente come quartetto composto da Raffaele Cascone (chitarra), Michele Cupaiolo (basso), Marco Cecioni (voce) e Giancarlo Stinga (batteria), cui si aggiunge il giovane e talentuoso tastierista Gianni Leone- il gruppo è tra i primi a portare in Italia l’ondata progressive, sulla scia delle band inglesi come King Crimson, Soft Machine, ELP, Gentle Giant, Genesis.
Tuttavia, appena pochi anni dopo nel 1973, la band si scioglie, dopo aver dato però alla luce l’album YS, una delle gemme del rock progressivo considerato ancora oggi una pietra miliare del genere. Negli ultimi anni una nuova veste ha riportato sul palco Il Balletto di Bronzo, che oggi è capitanato da due dei suoi storici componenti: Lino Ajello e Marco Cecioni.
Ancora un appuntamento con le pagine più misteriose della storia d’Italia, alle ore 21.00 nella Biblioteca Comunale e Museo Civico Eustachio Rogadeo, sarà la presentazione del libro, L’italia occulta del magistrato Giuliano Turone: un cumulo di fatti atroci maturati in un arco di tempo ristretto (1978-1980) e rimasti il più delle volte senza giustizia, qui recuperati e ricostruiti dal magistrato che nella sua carriera ha scoperto la P2, arrestato il boss di Cosa Nostra Luciano Liggio e rinviato a giudizio Michele Sindona.
A seguire, alle 22.00 ci si sposterà nel Sancti Nicolai Convivium per ascoltare le storie e le note degli anni settanta, con i racconti del giornalista e conduttore televisivo e radiofonico Carlo Massarini, e la musica di Diodato.
Gli “anni di piombo”, sono il focus anche della ricerca dello storico Vladimiro Satta, che sabato 2 novembre alle ore 21.00 nella Biblioteca Comunale e Museo Civico Eustachio Rogadeo, presenterà il libro I Nemici della Repubblica. Storia degli Anni di Piombo, in dialogo con Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, l’associazione per la promozione della cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati.
Continuano anche gli incontri al Sancti Nicolai Convivum, con Vauro Senesi, intellettuale da sempre impegnato nelle battaglie civili e profondo conoscitore del ’68, che racconterà la sua personale rivoluzione culturale attraverso le tavole d’autore raccolte nel volume La zecca, dove la sua matita irriverente è un affondo alla politica e un invito all’umanità e ai grandi valori civili.
Nel Teatro Traetta, alle 20.30 invece Gianni Ciardo, attore e mattatore della comicità made in Puglia, protagonista del teatro quanto del cinema di quegli anni, intratterrà il pubblico con una chiacchierata sul filo della memoria, accompagnato da Antonio Stornaiolo nel dietro le quinte di un periodo leggendario ed effervescente per il pubblico tanto quanto per gli addetti ai lavori.
Si chiude in bellezza, domenica 3 novembre al Teatro Traetta alle 21.30 con 66/67, lo spettacolo teatral-musicale, nato dal sodalizio artistico tra Alessio Boni e Omar Pedrini. 66/67 –unione degli anni di nascita rispettivamente dell’attore e del musicista- è un susseguirsi in scena di musica e visual, recitato e cantato per coinvolgere il pubblico con la poeticità di alcuni dei brani più potenti ed emozionanti della storia della musica (John Lennon, Lou Reed, Pink Floyd, Simon & Garfunkel, David Bowie, Bob Marley) molti dei quali tradotti in italiano e recitati da Boni per essere più facilmente comprensibili. Un teatro-canzone capace di tracciare un excursus su 40 anni di musica che hanno incantato più di una generazione.
Dal 31 ottobre per tutta la durata della manifestazione, si celebrerà il culto dei morti secondo la tradizione messicana del Dia de los muertos, festività dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Nella quattrocentesca Torre Angioina l’artista messicana Yanira Delgado allestirà una tavola-altare con di più di 50 posti, circondata di luce, e colma di cibo, per ricordare i propri cari, attraverso una gioiosa convivialità fatta di musica, immagini e tanti ricordi. L’istallazione Siamo Polvere Di Stelle rappresenterà il giorno dei morti per celebrare la vita.