LECCE – Lecce ha accolto con entusiasmo il premio internazionale itinerante Arte, Scienza e Coscienza. Per il primo anno il premio regala un’apertura insolita con Al Bano che canta ‘o sole mio’: una versione inedita che richiama la vicenda di Jurij Gagarin, che la intonò nello spazio.
Nel museo del centro spaziale di Bangkok, capitale della Thailandia, sarà dedicato uno spazio al Premio Arte, Scienza e Coscienza, che anche quest’anno ha lanciato meravigliose e originali produzioni video-musicali. Tante le scuole presenti nell’appuntamento dell’Apollo: dall’Istituto La Noce, all’Alberghero di Santa Cesarea Terme, dal Don Tonino Bello di Tricase all’istituto Comprensivo di Novoli. Donne uomini, che si sono distinti negli ambiti del progresso umano dal punto di vista scientifico, artistico ed etico, si sono alternati su un palco dell’Apollo per ritirare i premi.
Riuscitissimo anche il progetto di un’esperienza sulla neve fatta dai disabili per cui ha ricevuto un premio l’assessore alla Formazione Sebastiano Leo.
Buona la prima a Lecce per il Premio internazionale ideato da Claudio Melotto e organizzato da Infinity Foundation. La serata è stata all’altezza dei palcoscenici internazionali calcati dal grande evento.
Sensibilità civica, rispetto dell’ambiente e del paesaggio, cultura del benessere sono gli obiettivi di questa manifestazione che non si ferma alla serata leccese.
Esplosiva e divertente la performance del noto cantautore, compositore e tastierista Dario Baldan Bembo,autore delle canzoni cantate da molti big della musica italiana come Mia Martini, Lucio Battisti e Renato Zero, che insieme all’artista e critica d’arte Erica Tamborriniha lanciato il video “Energy of Space” presentato in occasione del cinquantenario del primo uomo sulla Luna. Ci sono pezzi sempreverdi del paroliere italiano, ormai patrimonio dell’umanità: si pensi alla canzone “L’amico è”, con cui l’autore ha giocato sul palco, che ha attraversato tutti i posti del mondo e che viene persino riadattato negli stadi.
Hanno commosso ed entusiasmato il pubblico le imprese dello sportivo subacqueo salentino Paolo De Vizzi, capace di stare 11 ore sott’acqua a diversi metri di profondità bevendo cioccolata calda, nonostante un grave incidente gli abbia causato una lesione midollare e una paralisi dal busto in giù: lui, nonostante la disabilità, è un simbolo dello sport mondiale anche nelle competizioni della sua categoria.
Il premio Arte, Scienza e Coscienza ha dedicato un momento a un illustre salentino: Lorenzo Ciccarese, impegnato sui grandi temi legati all’ambiente ed ai cambiamenti climatici, per essere stato componente della commissione istruttoria nazionale per l’implementazione della Direttiva Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC)che hanno contribuito all’assegnazione del Premio Nobel per la pace 2007 ad Al GORE.
I temi della ricerca spaziale, del rispetto dell’ambiente e dei cambiamenti climatici sono stati centrali in questa edizione leccese.
La regista Alessandra Bonavina ha ricevuto il premio speciale per i sui docufilm sullo spazio, l’astronauta Roberto Vittorie il Centro spaziale Thailandese “Space Center”(Geo-Informatics and Space Technology Development Agency Public Organization: GISTDA), sede del museo dedicato al celebre astronauta Yuri Gagarin e consegnato dal Dottor Piya Suthanin veste di ambasciatore della fondazione Infinity in Tailandia.
Le nuove missioni sulla luna partiranno nel 2024: nel documentario in cui si raccontano i preparativi di una nuova “era spaziale”.
Ha colpito molto anche il docufilm Countdown: una musica rock molto originale in favore dell’ambiente con immagini shock del degrado ambientale e dell’ecosistema in crisi.
La conduzione della serata è stata affidata all’attrice e conduttrice Iuliana Ierugan, una delle anime dell’iniziativa e parte attiva del progetto da undici anni, accompagnata dal giornalista e presentatore- giornalista Marco Renna.
Capi saldi dell’evento l’opera che caratterizza il Premio realizzata con il marmo delle cave del Polvaccio o cave di Michelangeloe ideata dell’artista Luciano Massari, un fiore di loto simbolo dell’illuminazione e dell’elevazione spirituale metafora della luce che deve guidare ogni nostro pensiero e ogni nostra azione. La fondazione del Premio Arte, Scienza, e Coscienza resta operativa a Lecce per sviluppare i suoi progetti.