BARI – Un monologo, ispirato al testo di Jean Genet, per tracciare lo stato del sistema rieducativo della giustizia italiana, partendo dalle esperienze del proprio vissuto. Con Il giovane criminale, interpretato da Salvatore ‘Sasà’ Striano, si aprono gli appuntamenti della Stagione di prosa 2019/2020 del Teatro Kismet. L’incontro, in programma sabato 18 gennaio alle 21, sarà ospitato eccezionalmente nella suggestiva location dell’Auditorium Vallisa di Bari. Nessuno meglio dell’attore campano, interprete di ‘Cesare deve morire’, film dei Fratelli Taviani che ha trionfato al Festival del Cinema di Berlino, può sentire come suo il monologo. Lui che l’esperienza in carcere l’ha provata e attraverso la passione per il teatro è riuscito a rinascere, lasciandosi alle spalle i trascorsi criminali.
Il giovane criminale
Una società che non protegge, con la complicità di famiglia, educatori, sistema penitenziario e camorra. Racconterà questo Il giovane criminale, spettacolo di Salvatore “Sasà” Striano, ispirato al testo di Jean Genet. Lui il criminale, noi i giudici… come finirà? Il monologo si rivolge direttamente agli spettatori, provocandoli e sollecitandoli ad una reazione ma soprattutto alla comprensione della realtà criminale e carceraria. Un invito ad aprire gli occhi su verità spesso rimosse o tenute distanti, oppure semplicemente ignorate. Sasà attinge alla sua vita passata, un andirivieni tra riformatori, carceri e guai continui, così come l’aveva già raccontata nel suo libro “Teste Matte”, scritto insieme a Guido Lombardi. Le sue parole vogliono minare le certezze del pubblico, che sa essere talvolta ascoltatore, talvolta giudice severo. Striano indicherà la via d’uscita che egli ha imboccato. Quella strada illuminata dalla capacità salvifica dell’arte, della poesia, della letteratura e soprattutto, del teatro.
L’ingresso è a pagamento. Il botteghino del Teatro Kismet è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18. Per info: mail a botteghino@teatrokismet.it.