LECCE – In attesa del Salento Rainbow Film Fest – che si terrà a Lecce dal 12 al 14 marzo – proseguono in Puglia gli appuntamenti che anticipano la sesta edizione della rassegna di cinema arcobaleno. Venerdì 14 febbraio il festival farà tappa a Lecce, tra le Manifatture Knos e il Cineporto “G. Bertolucci”, per concludere il tour di anteprime in Puglia. In programma (ore 20, ingresso libero) l’inaugurazione della mostra fotografica Queer è ora di Alessia Rollo, un progetto fotografico, a cura di Salento Rainbow Film Fest, Transparent ETS e in collaborazione con Manifatturee Knos, che vuole indagare i significati e le sfumature della parola “queer”. La fotografa concettuale pugliese ha condotto una personale ricerca sulle varie accezioni del termine inglese che, nato come insulto nei confronti delle persone omosessuali, ha assunto nel tempo connotazioni positive subendo un processo di riappropriazione da parte della comunità LGBTQI*, che lo ha trasformato in un termine leggero, fluido e armonioso. Il progetto ha coinvolto un gruppo di persone della comunità arcobaleno pugliese che si è confrontato con sette parole chiave di altrettanti stati emotivi scelti come traccia per tratteggiare l’essenza dell’animo queer: ferite, fuga, respiro, orgoglio, esagerazione, elevazione, esplosione, termini emblematici con i quali ogni persona può trovarsi a fare i conti nel percorso di ricerca della propria identità e nel tentativo di liberarsi e innalzarsi al di sopra dei propri limiti, delle proprie paure e delle costrizioni sociali. La mostra è un inno alla leggerezza e al benessere, un mosaico di storie che restituisce il senso di pace che riesce a trasmettere la conquista di amarsi come si è, liberi, qui e ora.
Alle 21 proiezione del video Queer è ora – capitolo 3 /Falling a cura de La Scatola Cinese, a seguire Marielle and Monica film di Fabio Erdos che racconta la storia di Marielle Franco, attivista brasiliana per i diritti LGBT uccisa il 14 marzo 2018. Alle 21.45 spazio alla proiezione del lungometraggio Rafiki di Wanuri Kahiu, storia d’amore fra Kena e Ziki, due ragazze di Nairobi che sfidano l’ottusità e la violenza di uno fra gli stati africani che vieta per legge le relazioni omosessuali. La serata si concluderà con la festa God Save The Queer#2 Love edition, djset a cura di Lucia Manca, Playgirls from Caracas, Little Franz, angolo make up a cura di Exenia Canepa.
Il Salento Rainbow Film Fest esploderà da giovedì 12 a sabato 14 marzo a Lecce, con tre giorni densi di appuntamenti a ingresso libero tra proiezioni, performance, workshop, incontri con gli autori e feste. Il claim scelto per la nuova edizione è Queer è Ora, una progressione di eventi, visioni, storie e riflessioni per approfondire la complessità delle emozioni che si provano lungo il percorso della propria ricerca identitaria. Come ogni anno gli studenti saranno il target privilegiato del festival, con laboratori e proiezioni a loro riservati: “Normal” di Adele Tulli è il film scelto per i matinée rivolti alle scuole, in un percorso regionale che coinvolgerà gli studenti dell’Istituto “Pascal” di Foggia, quelli del Liceo “Salvemini” di Bari e del Liceo “Ciardo Pellegrino” di Lecce.
Il festival – coordinato e diretto da Gianluca Rollo e Gaia Barletta – è organizzato con Manifatture Knos, LeA – Liberamente e Apertamente, Transparent ETS, realizzato da Apulia Film Commission e finanziato dalla Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale, nell’ambito dell’intervento “Viva Cinema, promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia” a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 Patto per la Puglia -, in collaborazione con Provincia di Lecce e Comune di Lecce. Il Salento Rainbow Film Fest è un progetto in costante mutamento fuori dai circuiti canonici, che esiste per essere cassa di risonanza della cultura LGBTQI* – lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, con asterisco finale per simboleggiare l’inclusione di qualunque altro orientamento sessuale o identità di genere – sigla che in realtà sta per persone, passioni, amori, tensioni, paure, aspettative, meraviglie, coraggio. Un’occasione per nuove riflessioni, per incontrarsi, scambiare energie e sentirsi più forti e uniti nella rivendicazione delle libertà di ogni persona. Un lavoro di rete per lasciarsi alle spalle le etihette, i preconcetti, le separazioni e i generi attraverso le arti visive e performative.