LECCE – Venerdì 14 febbraio ore 20.45 secondo appuntamento con CROMA, la rassegna di musica classica curata da Ludovica Rana, giovane violoncellista salentina di Arnesano dalla carriera internazionale.
Ospite della serata il Quartetto Werther, una delle più giovani e promettenti realtà nel panorama cameristico italiano. Composto da Misia Jannoni Sebastianini al violino, Martina Santarone alla viola, Simone Chiominto al violoncello e Antonino Fiumara al pianoforte, il Quartetto è vincitore del Terzo Premio nella 20esima edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Trio di Trieste” e svolge un’intensa attività concertistica esibendosi per prestigiose istituzioni musicali e presso importanti teatri in Italia e all’estero.
Durante la serata il Quartetto eseguirà brani tratti da G. Mahler (Quartettsatz in La minore), A. Copland (Quartetto per pianoforte e archi), G. Fauré (Quartetto op 45 n. 2).
La serata si apre alle 19.30 con un appuntamento per assaggiare la musica classica e capirne il gusto. BISCROMA: IL CLASSICO APERITIVO è uno spazio di approfondimento che precede il concerto. Giacomo Fronzi, musicologo e filosofo, incontrerà il pubblico e i musicisti per una immersione anche gustativa nella musica classica, per scoprirne sfumature, sapori e colori.
Nel 1876, G. Mahler, sedicenne, compose il suo Quartettsatz unico suo brano cameristico, scritto in occasione di un concorso di composizione indetto dal Conservatorio di Vienna.
La scrittura è ancora acerba ed a tratti non completa, ma sono presenti elementi cari al Mahler delle grandi sinfonie.
Nel 1950 Aaron Copland sperimentò una nuova scrittura sintetizzata nel Quartet for strings and piano. Il carattere austero e maestoso dell’Adagio serio scaturisce dalla scelta della linea melodica basata su una serie di 12 note. Il carattere scherzoso e umoristico dell’Allegro giusto, in cui inserisce temi prettamente folkloristici americani e il continuo richiamo al jazz. Il Non troppo lento conclusivo, conclude il quartetto regalando un’aura di purezza e serenità.
Il secondo quartetto di Fauré è un chiaro esempio dello stile espressivo che in cui il compositore fa un uso molto complesso dell’armonia rifiutando ogni retaggio romantico, sentimentale e manieristico.
L’Allegro molto moderato iniziale, la grande invenzione melodica incontra il sapiente e ardito uso delle possibilità armoniche, mentre le sonorità aspre e gli ostinati del secondo movimento preludono in un certo senso alla scrittura del primo novecento. L’Adagio ma non troppo, fulcro emozionale di tutto il quartetto, evoca serenità. L’energico Allegro molto traghetta l’opera tra ardite soluzioni armoniche e virtuosismi trascendentali verso un finale in tonalità maggiore.
Vincitore del Terzo Premio nella 20esima edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Trio di Trieste”, il Quartetto Werther svolge un’intensa attività concertistica esibendosi per prestigiose istituzioni musicali e presso importanti teatri, tra cui: Teatro “La Fenice” di Venezia, Fondazione Perugia Musica Classica, Istituzione Universitaria dei Concerti, Unione Musicale di Torino, Bologna Festival, Accademia Filarmonica Romana, Teatro Ristori di Verona, Moscow International House of Music, Teatro Sociale di Como, Festival Nei Suoni dei Luoghi del Friuli, Ritratti Festival di Monopoli, Oratorio del Gonfalone, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival Liszt di Albano Laziale, Società Umanitaria di Milano, Festival Pontino di Musica, Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro. Vincitore del “Premio A. Burri” 2019 promosso dal 52esimo Festival delle Nazioni, è inoltre secondo classificato ed unica formazione italiana sul podio ai concorsi internazionali di musica da camera Premio “Boccherini” di Lucca e “Luigi Nono” di Torino ed è stato vincitore assoluto dei Concorsi “Città di Magliano Sabina”, “Riviera Etrusca” di Piombino, “G. Rospigliosi” di Lamporecchio. Formatosi nel 2016 sotto la guida del Trio di Parma e Pierpaolo Maurizzi, dopo aver frequentato il corso di perfezionamento in musica da camera della Scuola di Musica di Fiesole, ha conseguito il master di secondo livello presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma con il massimo dei voti, Lode e Menzione d’Onore. Nel 2018 ha preso parte all’International Chamber Music Campus organizzato dalla Jeunesse Musicale Deutschland partecipando ai corsi del Cuarteto Casals, di Vivian e Donald Weilerstein a seguito dei quali il Quartetto Werther è stato selezionato per entrare nel circuito Le Dimore del Quartetto. La loro formazione si è inoltre avvalsa dei preziosi consigli ricevuti da Bruno Giuranna, Luc-Marie Aguera e Patrick Jüdt. L’attività del quartetto è sostenuta dall’Associazione Musica con le Ali.
Ludovica Rana ha 24 anni, si è diplomata con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Musicale “Giovanni Paisiello” e successivamente ha conseguito il Master in Music Performance presso Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano sotto la guida del M° Dindo. Si è diplomata con il massimo dei voti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel Corso di Perfezionamento di Musica da Camera e attualmente frequenta il Corso in Violoncello con il M° G. Sollima. Si è già imposta in prestigiosi Concorsi ed ha vinto numerosi Premi. Attualmente è Direttore Artistico della Stagione musicale Sfere Sonore e dal 2017 diventa Segretario Artistico del Festival Classiche Forme a Spongano. Dal 2018 è sostenuta dall’Associazione culturale Musica con le Ali. Suona un violoncello C. A. Miremont del 1870.
Giacomo Fronzi (1981), laureato in Filosofia (Lecce) e in Musicologia (Venezia), è dottore di ricerca in Etica e antropologia filosofica all’Università del Salento. È diplomato in pianoforte (Lecce) e si interessa prevalentemente di estetica contemporanea e filosofia della musica. Attualmente insegna filosofia e storia al liceo classico “De Sanctis-Galilei” di Manduria.
È abilitato per le funzioni di professore universitario di II fascia di Estetica e componente del Consiglio direttivo nazionale della Società Italiana d’Estetica (SIE). Collabora con Rai Radio3 (in qualità di autore e di conduttore), “MicroMega” (per il cui sito filosofico cura la rubrica di estetica “Eikon”) e “il manifesto”. È autore di circa 80 pubblicazioni di livello nazionale e internazionale. Oltre ad articoli e saggi, ha curato il volume John Cage. Una rivoluzione lunga cent’anni e pubblicato i volumi Etica ed estetica della relazione, Contaminazioni. Esperienze estetiche nella contemporaneità, Theodor W. Adorno. Pensiero critico e musica, Electrosound. Storia ed estetica della musica elettroacustica, La filosofia di John Cage e Philosophical Considerations on Contemporary Music. Il suo prossimo libro, che verrà pubblicato da Carocci, sarà dedicato a ventiquattro compositori del Novecento.
Intero € 10,00 – ridotto (under 30 e over 60) € 8,00
Il classico aperitivo: €6